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Aeroporto: passa il credito, ma la fase due deve seguire a ruota

Stanziati 3,6 milioni per l'aviorimessa e gli spazi della scuola di volo. Da Verdi e Socialisti l'appello a coinvolgere gli ambientalisti nello sviluppo

(Ti-Press)
27 maggio 2024
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Luce verde, da parte del Gran Consiglio ticinese, al credito di poco superiore ai 3,63 milioni di franchi per la realizzazione delle opere necessarie e connesse alla costruzione della nuova aviorimessa e degli spazi amministrativi della scuola di volo presso l'Aeroporto cantonale di Locarno. Come noto il progetto di riqualifica del sedime (parte civile) dello scalo poggia su un partenariato pubblico e privato. Da una parte, appunto, vi è il Cantone (tramite l'Ufficio del Demanio), dall'altra Alsa Aero Locarno Sa, rinomata scuola di volo che per poter affrontare al meglio il proprio lavoro necessita di nuovi e accoglienti spazi, oltre che di un moderno hangar dei propri velivoli (il precedente è andato distrutto dall'evento meteorologico del 2021 e attualmente si fa capo a una struttura provvisoria).
Bixio Caprara, relatore del messaggio della Gestione, ha ricordato nel suo intervento il ruolo dell'Aeroporto sulle rive del Verbano, la sua importanza a livello occupazionale, il suo utilizzo da parte di numerose ditte (comprese Rega e Forze aeree), la convivenza con le Bolle di Magadino (zona naturale protetta). Manca tuttavia, ha evidenziato l'esponente Plr, un progetto complessivo che risolva i problemi di ristorante, accesso, ufficio doganale e spazi amministrativi. Da qui l'invito al governo a voler procedere, entro un anno, anche con la seconda fase, seguendo quanto previsto dal masterplan a suo tempo allestito. Al sostegno al credito del gruppo Plr si è aggiunto anche quello del Centro. Paolo Caroni ha espresso la speranza che le nuove infrastrutture possano incrementare le prospettive occupazionali anche per i giovani ticinesi. Pure il Centro caldeggia l'esecuzione, a breve, della fase due, ritenendola un passo fondamentale per il futuro dell'hub.
Discorso analogo per quanto riguarda la posizione della Lega dei Ticinesi. Omar Balli ha pure lui invitato il Cantone a procedere con risolutezza alla fase due, in modo da non penalizzare l'operatività nel suo complesso. Ha anche lodato il raggiungimento di un consenso unanime – nonostante le differenti sensibilità presenti – tra i vari commissari.

‘Il futuro dello scalo va tracciato assieme’

La Sinistra (Ps, Giso e Fa) tramite Beppe Savary-Borioli, ha anch'essa riconosciuto il ruolo dell'Aeroporto civile e militare. Tuttavia ha richiamato l'attenzione sull’impatto che le nuove strutture avranno sulla riserva naturale, da tutelare con la massima attenzione. Ogni intervento non dovrà in alcun modo turbare gli equilibri ecologici presenti. Qualche ombra sembra invece volteggiare sulla fase due del progetto, che porterà un aumento dei visitatori e dell'attività di volo. Da qui la necessità di accompagnare con misure di mitigazione i futuri investimenti infrastrutturali. Savary-Borioli ha pure auspicato il coinvolgimento degli ambientalisti durante tutta la fase di riqualifica. Servirà insomma la massima attenzione per non compromettere l'ecosistema. Aspetti sui quali si sono innestati pure i Verdi, con Samantha Bourgoin, la quale ha definito il rapporto della Gestione “intriso di un grande entusiasmo aviatorio, che andrebbe bilanciato con altrettanta attenzione per l'avifauna delle Bolle, la cui perdita sarebbe irreparabile”. Servirà, dunque, portare molta attenzione durante la realizzazione degli interventi. I Verdi si sono infine detti lieti della rinuncia, da parte del Dipartimento, al mini allungamento della pista. Massimo Mobiglia, Verdi Liberali, al riguardo di quest'ultimo aspetto ha chiesto conferme ‘nero su bianco’. Il suo gruppo ha dato il proprio sostegno al credito, invitando il Cantone a fare chiarezza sulle nuove attività che potrebbero arrivare una volta ultimati i lavori (“il futuro va tracciato assieme”). Si sono astenuti al momento del voto gli esponenti Mps-Indipendenti, in quanto, come osservato da Giuseppe Sergi, il Cantone ha il piede in due scarpe: allusione chiara all'Aeroporto di Lugano. La discussione su simili progetti dovrebbe di conseguenza essere complessiva.

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