Locarnese

Acqua potabile, nessun problema a Cugnasco-Gerra

Dopo il caso di inquinamento della falda a Gudo, l'autorità rassicura l'utenza: le sorgenti garantiscono un approvvigionamento di qualità e in esubero

(Ti-Press)
22 febbraio 2024
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L'utenza di Cugnasco-Gerra non deve temere di rimanere senz'acqua potabile. Lo conferma l'autorità. Alla luce del recente caso di inquinamento idrico che ha toccato l'acquedotto di Gudo, con la disattivazione del pozzo di falda Pian Marnino che approvvigiona gran parte del quartiere ovest bellinzonese causa la presenza di tracce di Clorotalonil (un fungicida in passato impiegato in agricoltura), a Cugnasco Gerra c'è chi teme che l'oro blu possa essere razionato nel caso di una prolungata siccità. I due acquedotti comunali, infatti, sono allacciati da condotte che consentono, a seconda del caso e del fabbisogno, di trasferire acqua potabile da una parte all'altra. In base a un accordo, l’acqua in esubero delle sorgenti di Cugnasco-Gerra può infatti essere immessa nella rete idrica di Gudo; a sua volta Cugnasco-Gerra può far capo all’acqua di falda di Gudo (sempre abbondante ma ora purtroppo contaminata) in caso di siccità o di problemi tecnici alla sua rete idrica. Un'interconnessione bidirezionale utile a tutti, dunque.
Come ci spiega il municipale e vicesindaco di Cugnasco-Gerra Michele Dedini, «noi disponiamo di acqua sorgiva di ottima qualità e in abbondanza, mentre Gudo fa capo soprattutto all'acqua prelevata dalla falda. Grazie a queste condotte di collegamento, possiamo sempre scambiarcela. Quella che noi cediamo loro quale eccedenza di produzione (e che fatturiamo) è dunque sempre acqua di sorgente. Non abbiamo quindi alcun problema, al momento attuale, nel rifornire la nostra utenza e nell'aiutare i vicini di Gudo. Ovviamente ci auguriamo che l'Azienda idrica della Capitale possa risolvere velocemente il suo problema e che la situazione torni presto alla normalità». Lo spettro delle autobotti per rifornire l'utenza come avvenuto nel lontano 2016 è allontanato...

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