Locarnese

La Nuoto Sport Locarno e le sue ‘sorelle’, la Città che fa?

Un'interrogazione interpartitica chiede lumi sullo stato del regolamento concernente le sovvenzioni a favore delle società sportive e culturali

29 gennaio 2024
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Parte da un articolo della Regione sulla Nuoto Sport Locarno (Nsl), l'interrogazione interpartitica rivolta al Municipio di Locarno che tratta il tema del "regolamento paritario concernente le sovvenzioni a favore delle società sportive e culturali, con sede a Locarno". I primi firmatari Barbara Angelini Piva e Simone Beltrame – consiglieri comunali del Centro, ai quali si aggiungono Giuseppe Abbatiello, Marko Antunovic, Bruno Bäriswyl, Pier Mellini, Mauro Belgeri, Sheila Mileto e Kevin Pidò – fanno notare come "all’inizio del corrente mese di gennaio, nella sua qualità di co-presidente della Nsl, il già collega Fabrizio Sirica si è rivolto alla Commissione della gestione per richiedere un sostegno" a favore della società sportiva cittadina, che come si ricordava anche nell'articolo, susseguente all'assemblea del sodalizio, si trova in una situazione finanziaria decisamente preoccupante. Questo perché con la costituzione, nel 2004, del Centro balneare regionale (Cbr), la Nsl ha perso la possibilità di usufruire delle piscine che fino a quel momento erano comunali, ritrovandosi a dover pagare tra i 50 e i 60mila franchi all'anno d'affitto per far allenare i propri tesserati presso il Centro Sportivo di Tenero o altre piscine. Negli anni, la situazione finanziaria è quindi diventata viepiù insostenibile, poiché la Nsl – che lamenta anche una “concorrenza” da parte della Cbr nell’offerta dei corsi di nuoto per bambini – registra un disavanzo strutturale di ca. 40mila franchi annui.

A fronte di ciò, gli autori dell'interrogazione ricordano tra le altre cose come la gestione delle piscine comunali gravava sulla Città di Locarno con un deficit annuo tra i 700mila franchi e il milione; con la creazione della Cbr (di cui la Città di Locarno detiene il 30.907% del capitale azionario) i rapporti tra i vari Comuni (13 in totale) sono retti da un patto parasociale – che dovrà venir rinnovato quest'anno – secondo il quale in caso di deficit dodici Comuni coprono fino a 363mila franchi, mentre il disavanzo eccedente è a carico della Città di Locarno (nell’esercizio 2022, 274'500 franchi); per contenere i costi a carico dell’ente pubblico, la Cbr, oltre a offrire una struttura attrattiva per il residente e per il turista, propone tutta una serie di attività (corsi di nuoto compresi) che sono connesse con lo scopo della Sa.

Assenza di convenzioni scritte per l'utilizzo delle infrastrutture comunali

Si fa poi notare come nel giugno 2004, in riferimento a un credito per la manutenzione straordinaria allo stabile “canottieri”, la Commissione della gestione aveva evidenziato l'assenza di accordo scritto circa l’utilizzo dello stesso a opera delle società interessate. Una situazione "riscontrabile in quasi tutte le infrastrutture comunali che servono a svariate società cittadine e regionali attive nei più disparati campi", alla quale la Gestione aveva chiesto di porre rimedio all'esecutivo, stilando, entro il 31 agosto 2004, "un elenco di tutti i fondi che vengono concessi a terzi, mediante il quale si potranno successivamente definire con le varie società interessate delle convenzioni scritte, che determinino i diritti e i doveri di entrambe le parti. Sarà ovviamente determinante che nell’ambito di queste valutazioni vengano mantenuti i medesimi parametri di trattamento".

A tal proposito, l'allora municipale Renza De Dea aveva spiegato come il Municipio condivideva le osservazioni indicate dalla Gestione e che aveva avviato "un serio e approfondito esame di ogni singola proprietà" al fine di valorizzarle, chiedendo proprio per questo di "soprassedere al termine fissato per il 31.08.2004", che non permetterebbe di portare a compimento nel migliore dei modi il lavoro minuzioso e puntuale iniziato da poco più di un mese".

Cosa è cambiato negli ultimi 20 (e passa) anni?

Ebbene, "probabilmente tutti impegnati in altre faccende – riprendono in conclusione i consiglieri comunali autori dell'interrogazione –, sono trascorsi quasi 20 anni e, da una rapida occhiata al nostro Regolamento comunale, si evince che esiste un’ordinanza per l’utilizzo delle infrastrutture sportive comunali che reca la data dell’11 ottobre 1999 relativa all’ultimo aggiornamento". Gli autori dell'interrogazione chiedono quindi al Municipio: "In questo lungo lasso di tempo, è stata fatta una sorta di inventario, da un lato, delle proprietà che la Città concede in uso alle società non solo sportive, ma anche culturali, al fine di verificare il valore di queste concessioni e, dall’altro, delle società (sia sportive che culturali) che già usufruiscono di spazi e/o beneficiano di sovvenzioni erogate in altra forma, per permettere una distribuzione il più equa possibile? Ritiene di allestire un regolamento che tenga conto di tutte le realtà (sia sportive che culturali), tenendo in debita considerazione la particolare situazione della Nsl?".

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