Locarnese

Quattro sorgenti, due Comuni, un progetto

Il risanamento e la messa in rete delle fonti nella zona Mulini (valle del Carcale) per portare più acqua di buona qualità a Tenero-Contra e Gordola

Oro blu
(Ti-Press)
19 gennaio 2024
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Quattro sorgenti collinari, nel comparto denominato Mulini, da valorizzare e da sfruttare maggiormente per fornire acqua potabile (tra l'altro di ottima qualità) a Tenero-Contra e a Gordola. Un progetto che rientra a pieno titolo nel nuovo Piano cantonale di approvvigionamento idrico del Piano di Magadino (per questo beneficerà di sussidi) e che permetterà di ridurre il pompaggio dalle falde, con un importante diminuzione del consumo di energia elettrica.

Insomma, una proposta vantaggiosa sotto diversi punti di vista. Tanto che il Consiglio comunale di Tenero-Contra ha già votato i relativi crediti. Manca invece all'appello il Legislativo di Gordola. A quanto ci risulta, il messaggio municipale, che chiede un credito di 1,35 milioni di franchi per la fase due, che comprende il risanamento delle sorgenti Mulini, la realizzazione di un nuova camera di collegamento e regolazione in Via Cecchino, è ancora fermo alla Commissione edilizia e piano regolatore che deve formulare un preavviso. C'è già, per contro, il nullaosta della Commissione della gestione.

Le quattro sorgenti si trovano nel territorio di Gordola, sulla sponda destra della valle del Carcale, poco oltre i trecento metri di quota sul livello del mare. Due sono di proprietà di Tenero-Contra e sono tutt'oggi in servizio, portando l'acqua potabile per la zona bassa del Comune.

Le altre due sono di Gordola e da fine anni Novanta non vengono praticamente più utilizzate (a parte alcune eccezioni in periodi di forte siccità, come è stato fra il 2003 e il 2005). Rappresentano, stando a quanto si legge nel messaggio municipale, “un'importante futura fonte di approvvigionamento”.

La proposta dei due Municipi è interessante, soprattutto pensando a quanto preziosa sia (e sarà) l'acqua di buona qualità. Il progetto, come specifica il Municipio gordolese, “prevede il risanamento radicale di tutte e quattro le captazioni ai Mulini e la realizzazione di una nuova camera di collegamento e di regolazione tra le reti di Tenero-Contra e Gordola nei pressi della via Cecchino. Le opere in progetto sono parte integrante del Piano cantonale di approvvigionamento idrico del Piano di Magadino (Pcai-PdM) in relazione alla nuova dorsale di collegamento delle reti di Tenero-Contra e di Gordola (i lavori per la condotta intercomunale sono stati eseguiti nel 2022). Questo collegamento ha lo scopo di favorire sia l’utilizzo delle fonti di acqua sorgiva, addotte in rete per gravità e sfruttandone le totali potenzialità (recuperando le eccedenze normalmente presenti a Gordola al serbatoio Cecchino e Montecucco e in una successiva fase anche per il recupero delle eccedenze delle sorgenti della Val Pesta), e sia di garantire l’approvvigionamento idrico a tutto il comprensorio di Pcai posto verso est, nei periodi di siccità o situazioni di emergenza, grazie all’acqua prelevata tramite pompaggio dalla falda (Pozzi Brere)”.

Vecchie prese da rifare e posa di nuove condotte

Più in dettaglio, verranno rifatte sia le captazioni delle sorgenti Mulini di proprietà del Comune di Gordola, al momento fuori esercizio, sia quelle delle sorgenti Mulini di proprietà del Comune di TeneroContra. “Si ritiene opportuno recuperare queste sorgenti, con il rifacimento delle prese ormai vetuste e con interventi per la messa in conformità, a garanzia della qualità dell’acqua distribuita all’utenza, considerata la valenza intercomunale che assumerà tutto il comparto Mulini”. Saranno posate due nuove condotte – una per l’adduzione delle sorgenti di Tenero-Contra e l’altra per le due sorgenti di Gordola, fino all’incrocio con il tornante di via Cecchino – e verrà realizzata una nuova camera di collegamento e regolazione sulla stessa via Cecchino a Gordola, con lo scopo di immettere l'acqua nella rete di distribuzione di Gordola e poter sfruttare il nuovo collegamento intercomunale verso Tenero-Contra. In seguito il sistema idrico sarà automatizzato per gestire al meglio la distribuzione dell'acqua potabile.

Va sottolineato inoltre che diversi lavori per la messa in sicurezza della zona di captazione, evitando così la caduta di sassi, sono già stati eseguiti, mentre resta da posare una rete di protezione.

Infine un accenno alle quantità d'acqua che esce dalle sorgenti. Attualmente la portata minima complessiva delle sorgenti è di circa 530 metri cubi al giorno (quella media è però attorno ai 750 metri cubi). Queste fonti coprono quindi il fabbisogno giornaliero di almeno 2'000 abitanti in periodi di magra e 3'000 in periodi medi. Occorre tuttavia sottolineare che la condotta di adduzione di Tenero-Contra limitava il valore massimo trasportabile a circa 400 litri al minuto; ora è stata in parte potenziata e in futuro sarà sostituita dalla rete di Gordola.

Il fatto che i due comuni assieme contano una popolazione complessiva di circa ottomila abitanti, evidenzia l’importanza di queste fonti nel bilancio idrico del comprensorio, coprendo circa il 30 per cento del fabbisogno in periodi di approvvigionamento medio.

Storni: ‘Risparmio di energia e acqua di qualità migliore’

«È un progetto di ottimizzazione intercomunale delle risorse idriche che promuovevo da tempo e che finalmente, grazie alle spinte del Cantone e alla rinnovata collaborazione tra i due Comuni, potrà andare in porto – commenta il municipale di Gordola Bruno Storni, capo dei dicasteri approvvigionamento idrico, energia e mobilità –. Permetterà di aumentare la disponibilità d'acqua sorgiva di grande qualità e di valorizzare le eccedenze dalle sorgenti, delle quali a Gordola disponiamo costantemente, salvo periodi di estrema siccità, trasferendole a Tenero. A saldo un importante risparmio di energia elettrica. Inoltre l’infrastruttura garantisce il flusso da Tenero verso Riazzino in caso di problemi, quindi con una ridondanza positiva.
Un progetto che rientra appieno nello spirito dei Piani idrici cantonali, che spingono alla condivisione intercomunale delle infrastrutture e delle risorse, dando precedenza all’acqua sorgiva per rapporto al pompaggio, con risparmio di denaro e di energia e con una migliore qualità dell’acqua potabile».

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