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Oltre 5 milioni di franchi per riqualificare via Lido ad Ascona

Il Consiglio comunale accorda il credito e chiede non aceri, ma gelsi bianchi o ciliegi da fiore. Passano pure i preventivi, con carico fiscale invariato

Il fascino di Ascona sta pure nelle sue alberature
(archivio Ti-Press)
20 dicembre 2023
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Gelso bianco, ciliegi da fiore o mirto crespo. Di sicuro non aceri, perché quelli già sono stati piantati in via Circonvallazione. E ad Ascona ogni strada merita un suo albero che la caratterizzi e la distingua dalle altre.

La discussione, che solo apparentemente tratta una questione di lana caprina, è stata affrontata dal Consiglio comunale del Borgo che si è riunito martedì sera. All'ordine del giorno i crediti – per un totale di oltre 5,3 milioni di franchi, tra sottostrutture, condotte acqua, rete elettrica e lavori di riqualifica – per dare un volto nuovo alle vie Lido, della Torre e Fenaro. Per la Commissione edilizia è intervenuto Giovanni Schber (Plr): «Il progetto costituisce un ulteriore tassello che porta una maggiore qualità urbana per una strada di collegamento verso importanti infrastrutture». Prime fra tutte il lido patriziale, il bagno pubblico e il golf 18 buche.

Per quanto riguarda le piante che abbelliranno i lati del nastro d'asfalto, oltre alle richieste della stessa Commissione (gelso bianco o ciliegi da fiore), Valerio Sala (Gruppo rosso verde + Fa) ha chiesto di conservare il filare già esistente, costituito da una decina di tigli ormai cinquantenari. «L'auspicio è che il Municipio decida di lasciarli vivere – ha aggiunto –. Per il resto, apprezzo la proposta del gelso bianco. O altrimenti si potrebbe optare per un più esotico mirto crespo».

Il sindaco Luca Pissoglio: «Non ci piace abbattere le piante. Dov'è possibile le teniamo e ne mettiamo a dimora di nuove. I tigli resteranno. Riqualificare le nostre strade fa parte di una strategia che comprende misure per renderle più sicure per i pedoni. Ascona piace agli abitanti e ai turisti perché è bella e noi vogliamo abbellirla ulteriormente, in tutti i suoi quartieri». Ricordiamo che nel giro di alcuni anni il Comune ha speso 30 milioni di franchi per riqualificare e migliorare esteticamente diverse strade. Tra queste possiamo elencare viale Monte Verità (che è la porta d'entrata del borgo), piazzale della Posta, viale Bartolomeo Papio, via Circonvallazione e via Buonamano.

Moltiplicatore giù? Per ora non si può

Uno dei temi forti della riunione è stato il preventivo 2024, che chiude con un avanzo d'esercizio di 650mila franchi e che presenta un capitale proprio di oltre 22 milioni. La discussione si è concentrata non tanto sulla gestione corrente, che non ha sollevato nessun tipo di obiezione, quanto sul moltiplicatore d'imposta.

Fabio Guerra, per il Plr, ha sottolineato il buono stato di salute delle finanze comunali, ricordando pure i molti investimenti previsti nel corso dell'anno prossimo. Primo fra tutti la copertura della Siberia. «La Riforma Ticino 2020, attualmente in fase di consultazione, dimostra mancanza di rispetto per l'autonomia degli enti locali che, come Ascona, gestiscono in modo virtuoso le proprie casse – ha aggiunto –. E purtroppo pregiudica la possibilità di diminuire il carico fiscale per i nostri cittadini».

Di diverso parere Glenn Brändli (Lega-Udc-Indipendenti), relatore del rapporto di minoranza della Commissione della gestione, tramite il quale ha proposto, nella forma dell'emendamento, la riduzione del moltiplicatore dall'attuale 75 al 70 per cento dell'imposta cantonale: «Dal 2022 il nostro gruppo si batte per ottenere l'alleggerimento del carico fiscale. Continueremo su questa strada anche nei prossimi anni, finché non otterremo quello che chiediamo».

Piergiorgio Nessi (Rosso verde + Fa) ha ricordato come, in questo periodo, la situazione per le persone e le famiglie economicamente più fragili, stia peggiorando: «Tutto aumenta, affitti e cassa malati comprese, e il potere d'acquisto cala. Dobbiamo chiederci cosa può fare, e cosa potrà fare in futuro, il Comune per questi cittadini. Meglio mantenere il moltiplicatore al 75 per cento, per non rischiare poi di dover optare per tagli al sociale». Nessi ha poi aggiunto che il suo gruppo si opporrà alla differenziazione fiscale tra persone giuridiche e persone fisiche, possibilità data ai Comuni dal 2025. Ma anche a una parziale privatizzazione delle aziende comunali dell'acqua e dell'elettricità.

Infine, Marco Passalia per “Il Centro” ha confermato che il suo partito non è contrario di principio a un alleggerimento del carico fiscale. I tempi, tuttavia, non sono quelli giusti: «Non possiamo far finta di nulla di fronte a ciò che sta succedendo a livello cantonale».

Per il Municipio, la capo dicastero finanze Michela Ris ha confermato la volontà di mantenere il moltiplicatore al 75 per cento: «Gli investimenti previsti avranno un impatto sulla struttura finanziaria del Comune. Vogliamo evitare, per ora, di creare problemi di stabilità». Le ha fatto eco il sindaco, avvertendo che le sopravvenienze d'imposta sono in calo e diminuiranno ancora nei prossimi anni. Al voto, l'emendamento per l'abbassamento del carico fiscale è stato bocciato: solo gli esponenti Lui si sono dichiarati favorevoli.

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