Lavizzara

Alpa, il 64enne indagato era subito stato sospeso

L'Alleanza patriziale ticinese, che non ha mai reso ufficialmente pubblica la propria decisione, conferma il provvedimento nei confronti del suo membro

13 novembre 2023
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Ufficialmente non è mai stato comunicato. Ma l'Alpa, l'Alleanza patriziale ticinese, ente cantonale che raggruppa 200 Patriziati e grossomodo 90mila cittadini patrizi in tutto il Ticino, sin da subito ha sospeso da ogni funzione il 64enne valmaggese arrestato a inizio giugno e accusato di truffa per mestiere e appropriazione indebita. Indagato che, è bene ricordarlo, da metà luglio, si trova in libertà. Cittadino patrizio, l'imprenditore era infatti membro del Consiglio direttivo dell'Alpa come pure della commissione cantonale del Fondo di aiuto patriziale e gestione del territorio. Era stato riconfermato nelle sue funzioni per il quadriennio 2022-2025 in occasione dell'Assemblea tenutasi nel giugno dello scorso anno a Lugano.

La notizia del suo arresto aveva suscitato clamore soprattutto in alta Vallemaggia, dove l'uomo, agricoltore e forestale da anni impegnato in prima fila in un'estesa attività di raccolta fondi a favore di enti legati al territorio, era molto conosciuto e apprezzato per i suoi sforzi di rilancio del comprensorio.
La conferma della sua sospensione temporanea da ogni carica giunge per bocca di Tiziano Zanetti, presidente alla guida dell'Alpa, da noi raggiunto: «Ufficialmente, in effetti – lo ammetto e chiedo venia – non ci siamo mai pronunciati pubblicamente sulla vicenda. Ma lo abbiamo fatto al nostro interno. Un caso simile era capitato in un recente passato a un altro nostro membro pure lui del Distretto valmaggese, confrontato con un problema legato a un rustico finito all'asta a Bosco Gurin (e, guarda caso, pure lui membro della stessa commissione, ndr). Questi si era autosospeso da ogni funzione fino al termine della procedura avviata nei suoi confronti. Nel caso in questione del 64enne, appena venuti a conoscenza dell'accaduto e della procedura in corso (l'uomo è indagato, ndr), abbiamo deciso per l'immediata sospensione da ogni sua funzione in seno alla nostra Associazione. Il provvedimento è scattato subito dopo che avevamo fatto le nostre verifiche, sentito il diretto interessato e il cancelliere dello Stato. Non c'era, dopotutto, alternativa. Ovviamente confidiamo in una soluzione celere (e speriamo nel migliore dei modi) della vicenda, dal momento che siamo orfani di un nostro rappresentante e il lavoro da sbrigare, credetemi, certo non manca».

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