Locarnese

‘Un blocco di ghiaccio sgretolato con un punteruolo’

Il sindaco Alain Scherrer esprime rincrescimento per l'addio di ‘Locarno on ice’, ringrazia gli organizzatori e annuncia: ‘In arrivo nuove proposte’

Capodanno del 2016: folla a ‘Locarno on ice’
(archivio Ti-Press)
23 agosto 2023
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Gratitudine, dispiacere e speranza. È questo, riducendolo a tre parole, il commento a caldo del sindaco Alain Scherrer alla rinuncia dell'Associazione “Locarno on ice” alla manifestazione invernale sulla Piazza Grande. Addio pista di ghiaccio, concerti, villaggio natalizio e igloo.

«Ringrazio – afferma – gli organizzatori che per 18 anni hanno creato un'atmosfera magica nel cuore della città, offrendo un incantevole intrattenimento natalizio. Un posto dove i giovani hanno potuto divertirsi in un ambiente protetto, dove i bambini, accompagnati dai genitori e dai nonni, si sono divertiti sui pattini, dove gli adulti hanno trascorso del tempo assieme. Un luogo d'intrattenimento e di socializzazione per tutti. I promotori si sono sempre assunti il rischio imprenditoriale: il Comune, tranne all'inizio, non ha mai messo a disposizione un contributo finanziario. Ci siamo limitati a concedere l'uso del suolo pubblico in cambio dell'entrata gratuita sulla pista di ghiaccio per i domiciliati».

‘Il cubo di ghiaccio sgretolato con un punteruolo’

Segue, dopo quello del direttore Otlmv Fabio Bonetti, il rammarico del sindaco: «Dispiace per questa rinuncia, che arriva a pochi mesi da quella che doveva essere la nuova edizione dell'evento natalizio-invernale. Non ci siamo arrivati per caso. Per usare una metafora in tema, è come avere un blocco di ghiaccio con persone che continuano a colpirlo, giorno dopo giorno, con un punteruolo. Critiche sono giunte dai commercianti ed esercenti locali, così come da rappresentanti istituzionali. Prima o poi il ghiaccio si sgretola e ciò è puntualmente avvenuto. Una manifestazione di tale dimensione porta inevitabilmente qualche inconveniente, ma se si continua a mettere l'accento solo sui disagi che i grandi eventi possono generare, rischiamo davvero di gettare via il bambino con l'acqua sporca».

Già dalla prima edizione, nel 2005, il Municipio aveva accolto con entusiasmo l'idea dell'evento invernale, come ricorda lo stesso Scherrer, che allora era fresco di elezione nell'esecutivo. «La proposta ci è piaciuta subito, sia per la professionalità organizzativa, sia per l'atmosfera che avrebbe creato. È stata un'idea vincente: quello che è stato fatto a Locarno è poi stato imitato in altre località ticinesi. Perdiamo una delle più belle manifestazioni, forse la più amata dai cittadini locarnesi».

Ora cosa accadrà? «Dobbiamo reagire – risponde il sindaco –. Il Municipio ha saputo ieri sera della rinuncia degli organizzatori. Quindi la notizia è ancora fresca. Non abbiamo un piano B già pronto. I commercianti e gli esercenti della Piazza Grande si erano fatti avanti con una proposta, che però ora devono approfondire». In che senso? «La loro idea, che avrebbe potuto affiancarsi a “Locarno on ice”, era sostanzialmente incentrata sull'aspetto decorativo ed estetico. Noi abbiamo chiesto di affinarla, aggiungendo dei contenuti, un concetto globale e un piano di finanziamento solido. La presentazione del risultato dovrebbe arrivare entro la fine di questo mese». Non è detto, tuttavia, che il nuovo progetto possa venir realizzato già per il prossimo inverno.

Ricordiamo che una ventina di commercianti ed esercenti locali avevano inviato lo scorso gennaio una raccomandata al Municipio, lamentandosi per il disagio creato dalle staccionate attorno al villaggio di “Locarno in ice”: barriere peraltro imposte per le precedenti edizioni nell'ambito delle prescrizioni federali anti-Covid 19. Il Municipio aveva convocato i firmatari della missiva e con loro aveva aperto un dialogo. «Ci hanno dichiarato di essere in grado di proporre un progetto di qualità. Da parte nostra, li abbiamo invitati a sottoporci una proposta concreta, da integrare a “Locarno on ice” o come qualcosa di completamente nuovo. Una base sulla quale avviare una discussione costruttiva. La prima proposta è arrivata; ora attendiamo che venga affinata».

In tutto ciò quale potrà essere il ruolo della Città nell'ambito della rinascita di una manifestazione a dicembre? «Noi come Comune non abbiamo né la struttura né la forza per organizzare una rassegna simile. Dev'essere un'iniziativa che parte dai privati».

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