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Una ‘cittadella dei giovani’ e l’agognata passeggiata a lago

Presentata la nuova pianificazione della parte sud della città, tra scuole, strade, campeggio, agricoltura, rive, argini e altri contenuti

La spiaggia alla foce della Maggia: un paradiso quasi inaccessibile via terra
(Ti-Press)
15 febbraio 2023
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La parte sud della città di Locarno cambierà. A determinarne il futuro è la revisione del Piano regolatore del settore, in fase di consultazione pubblica (fino al 10 marzo), presentata alla popolazione martedì nel corso di una serata a Palazzo Marcacci.

L’area interessata comprende la fascia in riva al lago, dal Parco della Pace alla foce (compresi); i terreni agricoli sul delta; l’impianto depurazione acque; gli argini della Maggia (lato Locarno e lato Ascona, ma senza i sedimi degli alberghi Delta e Castello del Sole, oggetto di un piano particolareggiato); il comparto con diversi istituti scolastici e con il Palexpo (ex Fevi); il Parco Robinson e tanti altri contenuti, pubblici e privati.

«Un comparto importante – ha confermato il municipale Nicola Pini, capo del Dicastero sviluppo territoriale ed economico della Città –. Siamo alla fase dell’informazione pubblica e ogni cittadino può avanzare delle osservazioni. Le stesse saranno raccolte e valutate. In seguito il dossier approderà al Consiglio comunale e, infine, andrà al Consiglio di Stato per la ratifica definitiva». Nel corso dell’incontro, André Engelhardt, direttore delle divisioni urbanistiche e infrastrutture di Locarno, ha ripercorso l’istoriato: dagli inizi della pianificazione cittadina (nel 1978) alla revisione, con la suddivisione in settori, dai quali, nel 2001, era stato escluso il comparto sud per un ricorso sull’area forestale. È toccato invece a Tommaso Piazza, di Planidea, spiegare i contenuti della variante.

Ecco quanto emerso nel corso della presentazione dei relatori e durante la discussione in sala.

La riva del lago accessibile, un diritto che sarà codificato

Da più parti è stato applaudito l’inserimento dell’apertura al pubblico della passeggiata e degli spazi in riva al lago sul demanio cantonale. Oggi, ad esempio, gran parte del percorso è chiuso ai più, così come la spiaggia alla foce (lato Locarno) raggiungibile solo dai temerari, disposti a eseguire vere e proprie acrobazie per aggirare le recinzioni. La variante, condivisa da Città e Cantone, codifica il diritto di passo. Esiste già uno studio specifico: è cofinanziato da Bellinzona che ha già garantito pure contributi per la futura realizzazione del percorso. Lo stesso si snoda dai Giardini Arp per arrivare alla foce, attraversando il sedime Canottieri, il cantiere nautico e il campeggio. «È nell’interesse di tutti creare una passeggiata attrattiva – ha specificato Pini –, che potrà avere una versione estiva e una invernale». Per la stagione fredda gli spazi di fronte al Centro balneare regionale e al Bagno pubblico saranno percorribili.

Va detto che per ora non c’è ancora stato nessun contatto tra le autorità e i privati che utilizzano queste fasce del demanio. Ma arriverà pure quel momento: infatti, una volta consolidata la linea pianificatoria, Cantone e Comune andranno avanti con il progetto.

Giù le vecchie palestre, arriva il palazzetto dello sport

Per il comparto con le scuole (sedi per l’infanzia, le medie, il liceo e la Spai) ci sono importanti novità in vista. Pini l’ha definita la futura "cittadella dei giovani". È emerso che il Cantone, proprietario di molte delle strutture scolastiche, ha già fatto eseguire uno studio (condiviso dalla Città) con diverse varianti e che lo stesso studio è stato preso in considerazione dai pianificatori, che hanno così definito gli elementi cardine. Le possibilità previste dal Cantone – che per ora non sono pubbliche – verranno inserite negli atti pianificatori nella prossima fase. Saranno poi i progetti architettonici (sulla base di concorsi per uno sviluppo di qualità) a disegnare il futuro volto della zona.

Le vecchie palestre, Peschiera e Morettina, saranno demolite. Stessa sorte toccherà all’aula magna delle medie (dove vengono pure proiettati film del Festival di Locarno). Al posto della Peschiera sorgerà uno stabile scolastico amministrativo. Per sostituire le altre costruzioni, sono previsti due nuovi stabili, entrambi con tre palestre. Uno sarà pensato come un vero e proprio palazzetto dello sport e dovrà offrire la possibilità di ospitare proiezioni cinematografiche per il Pardo.

Dalla sala si sono levate voci critiche per la scelta di sacrificare il campetto da calcio tra liceo e Fevi per una di queste edificazioni. Gli spazi verdi liberi, non strutturati e lasciati a disposizione dei giovani senza vincoli, per ragazze e ragazzi sono molto importanti. Argomento sposato appieno da Pini, che ha garantito: «Il Municipio cercherà valide soluzioni alternative».

Non mancherà, infine, la possibilità di erigere un nuovo fabbricato al Parco Robinson con aule per lezioni e le attività formative legate alla natura.

Posteggi interrati all’ex Fevi e declassamento di via Chiesa

Nella variante sono contenute alcune proposte per migliorare la situazione viaria. È previsto, ad esempio, il declassamento di via Francesco Chiesa (davanti alle medie e al liceo), per migliorare la sicurezza degli scolari e di chi si sposta a piedi o in bici. Sarà invece chiuso al transito dei veicoli il collegamento tra via Nessi e via alla Peschiera. Il posteggio all’ex Fevi sarà interrato e sostituito da una piazza pubblica.

Una delle perplessità manifestate nel corso della discussione è legata al limite sud della città: un confine casuale a ridosso di campi agricoli, strade, recinzioni e costruzioni. Non era il caso di lasciare, nella variante di Pr, la possibilità di soluzioni architettoniche o paesaggistiche più dignitose e significative? Puntuale la risposta: le aree agricole e quelle boschive hanno ormai assunto, per legge, un carattere sacro e sono intoccabili. Ragion per cui è impossibile pensare ad alberature o aree verdi fruibili, che vengono considerate alla stregua di aree edificabili, per marcare il limite urbano.

Da segnalare, infine, che la pianificazione lascia invariati diversi elementi: le zone coltivabili, gli spazi verdi, gli impianti Ida (dove però si è alla ricerca di una soluzione per una nuova strada d’accesso), il campeggio, le aree già edificate (con l’introduzione di un indice di sfruttamento più alto) e spazi pubblici (come parchi e lidi).

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