Locarno

Pestaggio in Rotonda, rinvio a giudizio in vista

I giovani, tra i 22 e i 30 anni, dovranno rispondere di reati diversi: per due sarà tentato omicidio; per gli altri tentate lesioni gravi e rissa

Chiusa l’inchiesta sui fatti di Locarno
(archivio Ti-Press)
25 gennaio 2023
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Prospettati quattro rinvii a giudizio per altrettanti giovani, di età compresa fra i 22 e i 30 anni, che nella notte tra il 7 e l’8 ottobre scorsi picchiarono un 26enne srilankese nella Rotonda di Locarno. Il Ministero pubblico – come anticipato dalla Rsi – nei giorni scorsi ha chiuso le indagini e ha intenzione di portare a processo i due tuttora in carcere (difesi dagli avvocati Niccolò Salvioni e Giuseppe Gianella) per tentato omicidio; gli altri (rappresentati dagli avvocati Chiara Donati e Felice Dafond) dovranno rispondere di tentate lesioni gravi e rissa.

E rissa è pure il reato ipotizzato nei confronti degli ultimi due imputati, a carico dei quali verrà unicamente emesso un decreto d’accusa, con proposta di pena. Le parti – sempre stando a quanto riferito dalla Rsi – avranno tempo fino a venerdì per domandare l’assunzione di ulteriori prove. Poi non rimarrà che attendere le decisioni del magistrato.

Ricordiamo che anche la vittima del pestaggio era finita sotto inchiesta: il 26enne, che quella sera aveva brandito un coltello minacciando il gruppetto fuori dalla Rotonda, era stato arrestato in novembre oltre San Gottardo (in un primo tempo si era reso irreperibile). Richiedente l’asilo, è tuttora in carcere alla Stampa. A sua volta è accusato di tentato omicidio, ma il procedimento penale che lo riguarda verrà disgiunto.

L’uomo nega di aver brandito un’arma da taglio quella sera, anche se la stessa è stata vista da diversi testimoni e appare in alcuni video di sorveglianza. Pure al momento del suo fermo, come in altre occasioni precedenti, era stato trovato in possesso di un coltello. Il 26enne sarà sottoposto a una perizia psichiatrica.

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