Locarnese

Losone: ‘Con i conti in rosso, frenare sugli investimenti’

Il Consiglio comunale approva i preventivi, ma boccia un credito per illuminare una pista ciclopedonale e invita il Municipio alla prudenza

Per la casa comunale una nuova destinazione
13 dicembre 2022
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Preventivi 2023 in rosso (annunciato un disavanzo di 870mila franchi) e prospettive finanziarie poco rosee per gli anni a venire. Con tali premesse il Consiglio comunale di Losone, riunito lunedì sera, ha invitato il Municipio a pigiare sul freno per gli investimenti futuri, concentrandosi su quelli prioritari. Questa, in estrema sintesi, la politica che il legislativo ha deciso di adottare. E lo ha fatto seduta stante, spingendo il Municipio a ritirare la richiesta di un credito di 300mila franchi per l’illuminazione del tratto di pista ciclopedonale tra le scuole elementari e il posteggio in via Pezza Venerdì. Luca Guerini, per la Commissione opere pubbliche, ha proposto di rinviare il progetto a tempi migliori. Mario Tramèr, per "Il Centro" ha specificato che non ha senso posare trenta lampioni su quel troncone, quando il resto del percorso (in particolare l’ex strada ferrata che attraversa il quartiere delle Campagne), è ancora da sistemare. Quindi la questione slitta a tempi migliori e con un progetto completo.

Un altro investimento (prossimo venturo) che desta soverchi timori nel Consiglio comunale losonese è quello della "Club house" del tennis in zona Saleggi. Il Comune ha firmato un contratto con il Patriziato per un diritto di superficie su quei terreni e intende procedere con la costruzione di una nuova struttura (ristorante, spogliatoi e servizi), annessa ai campi in terra rossa. Attualmente è in corso la fase di progettazione, ma i costi stanno lievitando. Tramèr ha chiesto se non sia il caso di passare la palla al Tennis club Losone, che potrebbe far costruire lo stabile a suo carico. Fornera ha ammesso che questa ipotesi, poco plausibile per via della convenzione siglata con il Patriziato, non è stata approfondita.

Ancora Tramèr ha avvertito che una struttura troppo costosa implicherebbe un canone d’affitto molto alto: «Potrebbe diventare difficile trovare poi un gestore disposto a sobbarcarsi tale onere». Il sindaco Ivan Catarin ha riconosciuto che il problema esiste, tanto che «il Municipio ha previsto una riunione il prossimo mese di gennaio per affrontarlo e per discutere le varianti e le opzioni attuabili per mantenere il costo dell’opera in limiti ragionevoli».

I contenuti dell’ex casa comunale

Anche perché a Losone, dietro l’angolo, ci sono altri investimenti. Oltre a quelli stradali e al costruendo centro civico, che ospiterà la polizia e tutta l’amministrazione, occorrerà trovare nuovi contenuti per l’ex casa comunale e l’ex scuola dell’infanzia. Due edifici che dovranno peraltro venir risanati, con una spesa non da poco. «Alla ricerca di questi contenuti il Municipio ha già dedicato due sedute. L’intenzione è quella di portare avanti un progetto sulle politiche giovanili e non solo», ha garantito il sindaco. In sostanza, verranno messe in rete associazioni e società sportive e culturali locali, proseguendo il discorso della proposta denominata "a mano a mano", illustrata sul sito del Comune. Saranno luoghi d’incontro per creare un tessuto sociale che coinvolga diverse generazioni.

Tornando alla discussione sui preventivi 2023 (comunque approvati all’unanimità), Plr, Udc e Lista della sinistra hanno fatto suonare il campanello d’allarme, manifestando tutta la loro preoccupazione per l’andamento finanziario, con spese in aumento su tutti i fronti e un moltiplicatore politico mantenuto al 90 per cento, quando aritmeticamente dovrebbe salire a oltre il 95 per cento per arrivare alla chiusura in pareggio. Più fiducioso "Il Centro", che ha definito il disavanzo "ancora sostenibile" in un Comune che offre servizi alla popolazione ben oltre lo stretto indispensabile e perciò costosi.

Oltre al freno sugli investimenti non prioritari (che è stato il filo conduttore della seduta), tutti hanno chiesto al Municipio di sottoporre un piano finanziario che vada oltre i quattro anni e che ne contempli almeno 8 o 10, per potersi rendere conto meglio di quali sono le spese e per valutare come dilazionarle. La Lista della sinistra, per voce di Matteo Piatti, ha poi proposto un emendamento per riportare al cento per cento la complementare comunale, offrendo così una boccata d’ossigeno agli anziani meno fortunati in un periodo di crisi. L’idea, bocciata da una larga maggioranza di consiglieri (6 favorevoli e 24 contrari) è stata trasformata in una mozione, demandata a fine seduta alla Commissione della gestione.

Sacchi celesti, dal 2023 un nuovo fornitore

Infine, in rapida carrellata, alcune delle risposte giunte dal Municipio a diverse interpellanze. Per la carenza di sacchi dei rifiuti da 35 litri (introvabili da metà settembre a qualche giorno fa), Nathalie Ghiggi Imperatori ha rassicurato: la situazione si è normalizzata e dal 2023 il Comune cambierà fornitore, ciò che porterà migliori garanzie sulla produzione e la distribuzione dei sacchi celesti. Per quanto riguarda la pista ciclopedonale e il prolungamento di un numero maggiore di corse del bus verso l’area industriale dello Zandone, Fausto Fornera ha spiegato che l’esecutivo sta procedendo e che sul tema sono già stati organizzati degli incontri con le parti interessate. Infine, sull’arrivo di nuovi supermercati in zona Saleggi, Daniele Pinoja ha affermato che gli stessi, nelle dimensioni proposte tramite i progetti sottoposti al Comune, rientrano nei canoni previsti dal Piano regolatore della zona commerciale e artigianale.

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