Locarnese

Polcomunale di Locarno, avviata un’analisi a tutto tondo

Parallelamente all’inchiesta amministrativa ancora in corso, il Municipio ha commissionato una radiografia sul funzionamento generale del Corpo di Polizia

16 settembre 2022
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Un’inchiesta amministrativa non basta. È in sostanza il pensiero del Municipio di Locarno, che con la procedura affidata all’ex procuratore pubblico Marco Bertoli ancora in corso, in accordo con il capodicastero sicurezza Pierluigi Zanchi e il Comando della Polizia comunale, ha deciso di avviare un’analisi "per tracciare una radiografia sulla situazione e sul funzionamento generale del corpo di Polizia cittadino", scrive in una nota lo stesso Esecutivo locarnese, che parallelamente "sottolinea e ribadisce il proprio sostegno all’intero Corpo e al suo operato, evidenziandone l’impegno profuso, che permette di migliorare costantemente il servizio reso alla popolazione, sia di Locarno, sia dei Comuni convenzionati".

Lo scorso mese di marzo, a seguito di segnalazioni scritte pervenute a Palazzo Marcacci circa presunti comportamenti inappropriati da parte di un agente (al quale è nel frattempo stato prospettato il licenziamento, a cui il diretto interessato si è però opposto contestando accuse e modalità dell’inchiesta che lo ha riguardato), il Municipio cittadino aveva deciso di aprire un procedimento amministrativo interno alla Polizia, avvalendosi nello specifico della consulenza dell’avvocato Bertoli (già autore di inchieste amministrative ai più alti livelli dello Stato). Una procedura illustrata dal sindaco, dal capodicastero e dal comandante a tutti gli agenti durante un apposito incontro il 16 marzo, senza escludere l’eventualità di avviare un esame più generale, dopo aver preso atto dei primi risultati dell’inchiesta. Primi risultati giunti lo scorso giugno in un rapporto preliminare, con il lavoro dello stesso Bertoli che è in seguito ripreso dopo le vacanze estive.

A seguito delle prime verifiche e anche preso atto della volontà espressa da gran parte degli agenti di essere sentiti – volontà emersa anche in una lettera firmata dalla quasi totalità del Corpo di polizia nella quale oltre a esprimere sostegno per il collega sotto inchiesta, si chiedevano chiarimenti –, il Municipio ha dunque deciso di avviare un’analisi "che permetterà di effettuare una radiografia della situazione attuale, tramite interventi di ascolto e di verifica operativa, evidenziare quanto di positivo si sta facendo e identificare le aree di miglioramento per le quali proporre le misure correttive che eventualmente si renderanno necessarie. Per svolgere questo incarico si è scelto di affidarsi all’esperienza e alla competenza in questo campo della Iq Center (un centro di competenza che offre una serie di servizi, tra cui nella gestione delle risorse umane, ndr), con la quale la Città ha già collaborato in modo proficuo anche nel recente passato".

In conclusione, "il Municipio ringrazia l’intero corpo di Polizia per aver continuato a svolgere il proprio lavoro con impegno e professionalità anche durante questi ultimi complicati mesi, durante i quali si è trovato sotto i riflettori mediatici e ha ricevuto una grande attenzione politica (con più di un atto parlamentare sul tema). Ribadendo il suo sostegno all’operato della Polizia comunale cittadina, e volendo dare seguito al desiderio degli stessi agenti di essere sentiti, il Municipio è convinto di aver operato la giusta scelta nell’avviare un’analisi generale, nonostante l’inchiesta amministrativa non sia ancora stata del tutto conclusa".

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