Locarnese

Prato Sornico, dal ghiaccio in pista a quello nel... bicchiere

Sarà prolungata sull’intero anno l’apertura della buvette dell’impianto sportivo. Tornerà utile al turismo e agli utenti della vicina area per i camper

19 maggio 2022
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Il Centro sportivo della Lavizzara, con la sua pista di ghiaccio e la buvette, è un polo ludico-sportivo particolarmente apprezzato e sfruttato dalle società sportive nel corso della stagione fredda. Combina le varie attività, come l’hockey e il pattinaggio e costituisce un apprezzato punto d’incontro per persone di tutte le età. Non di rado, grazie alla sua copertura ed estensione, consente l’organizzazione di eventi di richiamo per l’alta Vallemaggia. La gestione del Centro è passata, in tempi recenti, dalla locale Società di pattinaggio al Comune, il quale vedrebbe di buon occhio una destagionalizzazione dell’offerta. Anche perché, nelle immediate vicinanze, è situato il posteggio per i camper che, durante la bella stagione, si arrampicano da quelle parti. Piazzale di sosta che a breve sarà dotato di ulteriori migliorie per favorire lo stazionamento (come la colonna di scarico dei wc chimici in dotazione a questi mezzi). Secondo l’esecutivo, dunque, la buvette potrebbe rappresentare un’attrattiva in ragione del continuo viavai di turisti.

Così facendo qualche franchetto legato all’affidamento, in gestione, della buvette potrebbe finire nelle casse comunali. Per non perdere una stagione, già a partire dalla prossima estate, grazie alla disponibilità di un interessato, ecco che la struttura ricettiva potrà essere aperta al pubblico. Per gli anni a venire, sarà comunque opportuno procedere con la messa a concorso della stessa, oggetto d’interventi di miglioria fonica in questi ultimi tempi. A concorso, oltre che la buvette (con cucina, terrazza, ristorante interno) vanno pure l’ostello con 40 posti letto e la stanza del guardiano, che ovviamente non avrebbe senso scindere dal resto del contratto. Quanto alla questione della pigione locativa, il Municipio e la Gestione hanno interpellato GastroTicino. Dopo vari approfondimenti si è giunti all’idea di una forchetta scalare, che va da un minimo di 1’500 a un massimo di 5mila franchi, in modo da essere anche concorrenziali con l’offerta dei ristoranti privati. Il 13 maggio, in occasione della sua ultima seduta, il legislativo ha accolto la proposta municipale.

Bosco di protezione, un’ulteriore fase di lavori

Non si è opposto, il Consiglio comunale, nemmeno al credito di 1,24 milioni di franchi necessario a finanziare il prosieguo del vasto piano d’invertenti selvicolturali nei boschi della Lavizzara. Si tratta di rimediare ai danni del violento evento piovoso e ventoso dell’autunno 2020, il quale ha fatto strage di piante, sradicando alberi e causando smottamenti. Avendo il bosco una funzione protettiva, soprattutto sopra gli abitati di villaggi, ecco che il lavoro di esbosco e ripopolamento deve procedere rapidamente. Una prima fase di lavori era stata portata a termine nel mese di luglio del 2021, con un credito di 850mila franchi stanziato a suo tempo dal legislativo. I forestali e la ditta esecutrice degli interventi si sono tuttavia accorti che la mole di lavoro era molto superiore a quanto previsto inizialmente. Per scongiurare rischi (anche in caso di piogge torrenziali) si è dunque ritenuto opportuno procedere spediti, in modo anche da evitare il pericolo di un attacco del bostrico che avrebbe avuto conseguenze devastanti per l’intero patrimonio boschivo della Lavizzara. In occasione della seduta straordinaria dello scorso 13 maggio, ecco che l’importo è stato votato all’unanimità dai presenti. Cosa che permetterà anche al Comune di percepire gli importanti sussidi cantonali e federali. La vendita del legname frutterà circa 243mila franchi, ciò che resta al netto dei sussidi sarà invece a carico del Comune.

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