Locarnese

Locarno, banchi scolastici in vendita per l’acquisto di nuovi

La seconda tornata dell’iniziativa della Città è in calendario giovedì 14 e venerdì 15 aprile. Il ricavato verrà utilizzato per il nuovo mobilio

Vendita a offerta libera
(archivio Ti-Press)
7 aprile 2022
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La Città di Locarno promuove un secondo momento di raccolta nell’intento di dare nuova vita a banchi e sedie delle scuole comunali, contribuendo nel contempo a combattere la pratica "dell’usa e getta". L’appuntamento, rivolto a tutti coloro che vorranno portarsi a casa un pezzo di storia delle scuole cittadine, magari vissuta in prima persona, è fissato alla sede dei Saleggi per il 14 e il 15 aprile prossimi.

L’azione, va ricordato, si iscrive nell’ambito del messaggio municipale 122, mediante il quale il Consiglio comunale ha stanziato un credito di 597mila franchi, appunto, per la fornitura di nuovi banchi e sedie destinati alle scuole elementari. Materiale scolastico non più al passo con i tempi, ma non destinato giocoforza al macero. Dopo aver vagliato diverse alternative nell’intento di salvare quanti più banchi e sedie possibili – contattando diverse associazioni che operano nei Paesi meno fortunati del nostro, ma che per vari motivi non effettuano più grosse spedizioni, preferendo concentrarsi sulla promozione dell’artigianato direttamente in loco –, il Municipio ha quindi deciso di dare la possibilità a chi lo desidera di accaparrarsi il materiale "storico" desiderato. Per portarselo a casa, basterà recarsi giovedì 14 (dalle 16 alle 18) e venerdì 15 aprile (dalle 8 alle 10) sul piazzale delle scuole cittadine dei Saleggi. Come già per il momento di raccolta effettuato durante il mese di marzo alle scuole di Solduno, l’offerta è libera.

L’azione di solidarietà

L’azione del Municipio è stata però di più ampio spettro. Volendo comunque fare la propria parte per aiutare i Paesi più bisognosi, si è infatti da subito valutata la possibilità di istituire un fondo, iniziando dall’introito – anche solo simbolico – derivante dalle offerte libere. Fondo che sarà ora utilizzato per sostenere nel trasporto del materiale un’associazione presente in Ticino, che si è infine annunciata per ritirare i banchi e le sedie rimanenti, e ancora utilizzabili, dopo l’azione rivolta alla popolazione.

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