Locarnese

Bosco: ‘Tristezza, frustrazione e rabbia’ in seno alla Scuola

Il Comitato e i monitori della Sssbg si difendono dalle accuse e lamentano la totale mancanza di cooperazione da parte del titolare degli impianti

(Sssbg)
26 novembre 2021
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Tristezza, per non poter dare la possibilità ai bambini di divertirsi sulla neve; frustrazione per aver investito molte energie senza ottenere il risultato auspicato; rabbia, per l’ingiustizia subita. Sono questi i sentimenti che animano il Comitato della Scuola svizzera di sci di Bosco Gurin (Sssbg), riunitosi giovedì sera per far chiarezza dopo quanto affermato da Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti della stazione sciistica della Rovana, dall’Associazione dei Comuni valmaggesi (Ascovam) e dall’Associazione Amici di Bosco Gurin. Partner del sodalizio col quale, come noto, i rapporti si sono un tantino incrinati dopo che l’imprenditore bellinzonese ha deciso di cancellare i 25mila franchi di agevolazioni annuali.

Totale mancanza di collaborazione da parte del gestore

Comitato, soci, maestri e monitori della Sssbg confermano come, purtroppo, “nonostante mesi di trattative e innumerevoli incontri, il gestore degli impianti abbia deciso di annullare qualsiasi accordo di collaborazione, ponendo grossi problemi sia organizzativi, sia finanziari ai quali il nostro sodalizio non ha potuto porre rimedio in così breve tempo”. Ma quali sono questi problemi? È presto detto. A cominciare dalla mancanza di collaborazione. “Dopo aver annullato ogni accordo e nonostante diversi solleciti e scritti, il gestore degli impianti non ha fornito alcuna garanzia per poter svolgere la stagione. Scena muta che ha messo il comitato in seria difficoltà, non sapendo quest’ultimo con quali prezzi doversi confrontare e non avendo la certezza di poter usufruire dei servizi come la ristorazione, degli spazi adibiti a magazzini e delle piste per l’installazione del materiale didattico”.

Agevolazioni ai monitori, queste sconosciute

Secondo, “nessun prezzo di favore per i maestri di sci. È prassi in tutte le stazioni sciistiche che i collaboratori delle scuole di sci beneficino di agevolazioni. Questo perché con i loro maestri portano alle stazioni un servizio e un indotto alle stesse. Vogliamo inoltre precisare che Bosco Gurin è probabilmente l’unica stazione in Svizzera dove non vengono riconosciuti gli abbonamenti generale e il metà prezzo proposti ai maestri di sci da ‘Rémontées Mécaniques Suisse’ in collaborazione con ‘Swiss Snow Sports’ (associazione mantello delle Scuole Svizzere di Sci)”. Terzo, “nessun prezzo di favore per i partecipanti ai corsi. Anche in questo caso, nelle stazioni sciistiche chi partecipa a un corso organizzato da una scuola può beneficiare di un abbonamento dal costo ribassato. In cambio le stazioni usufruiscono, oltre che dell’incasso degli abbonamenti dei partecipanti, pure dell’indotto generato dagli accompagnatori che non solo acquistano a loro volta un abbonamento, bensì aiutano altri servizi come la ristorazione”. L’elenco non è ancora esaustivo. Vi è infatti pure “la disdetta da parte del gestore degli impianti dai locali occupati dalla Sssbg, segno inequivocabile che da parte sua non ci sia nessuna propensione a collaborare”.

L’indotto della Sssbg supera i 50mila franchi annui

Quanto importante sia questo sodalizio, attivo dal 1976, lo dimostrano le cifre fornite: 260 i bambini che frequentano annualmente i corsi, con quasi la metà che usufruisce del trasporto organizzato con partenza da Locarno. A loro si aggiungono 30/40 tra maestri, monitori e aiuto monitori che durante una stagione normale risultano sul libro paga; di questi 3 svolgono l’intera stagione. Due, invece, gli impiegati stagionali in ufficio, 65mila franchi la massa salariale, di cui oltre il 50% soggetta agli oneri sociali. Senza dimenticare l’aspetto ludico-formativo, come i corsi collettivi promossi durante le vacanze scolastiche (sci, snowboard e l’asilo sci), il noleggio di materiale (comprese racchette della neve e slitte), la messa a disposizione gratuita dello Swiss Snow Kids Village, il Torneo di SnowVolley a fine stagione, attività di promozione dell’immagine fuori zona ecc...

“Purtroppo, queste attività e i nostri sforzi vengono sistematicamente ignorati e sottovalutati da chi gestisce la stazione, anzi spesso risultano scomodi in quanto sembrano creare unicamente costi. L’indotto diretto e indiretto generato dalla nostra attività agli impianti supera i 50mila franchi annui, a scapito di riduzioni concesse che si attestano tra i 15 e i 20mila franchi. In aggiunta, per poter svolgere le proprie attività la Sssbg occupa spazi affittati sempre dal proprietario degli impianti, per una locazione annua di circa 10mila franchi”.

L’aiuto alternativo promesso è giunto tardivo

Quanto al tentativo estremo di salvare la stagione coinvolgendo Ascovam e Amici di Bosco, il Comitato rileva come, malgrado gli sforzi, difficilmente il denaro racimolato “avrebbe coperto l’incognita finanziaria generata dal gestore degli impianti. Inoltre questa proposta, mai confermata per iscritto, è giunta troppo tardi rispetto al termine ultimo imposto dalla tempistica e non risolveva l’annoso problema di dialogo e della mancanza collaborazione da parte del gestore degli impianti”.
Stagione annullata quindi, ma ciò non significa chiusura dell’attività. “Stiamo preparando un piccolo calendario con delle proposte in modo che i bambini possano usufruire anche quest’anno di una formazione e del divertimento, mentre per l’anno prossimo vi sono già diverse idee per poter riprendere completamente l’attività dell’insegnamento” – conclude il comunicato della Scuola.

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