Locarnese

Moscia-Acapulco, Gordola ricorre al Gran Consiglio

Il Municipio contesta la chiave di riparto Cantone-Comuni per il finanziamento della galleria, che non godrebbe di alcun sussidio federale

La litoranea lungo la quale è prevista la galleria
(Ti-Press)
19 ottobre 2021
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No alla chiave di riparto decisa dal Consiglio di Stato per il finanziamento della galleria Moscia-Acapulco, perché è auspicabile che nell’operazione rientri anche la Confederazione. Su queste basi il Municipio di Gordola ha ricorso al Gran Consiglio e lo ha fatto basandosi sull’interpellanza presentata a settembre al Consiglio federale dal consigliere nazionale Ps (nonché municipale a Gordola) Bruno Storni.

Storni contestava la risoluzione adottata l’8 settembre dal governo ticinese, e poi intimata ai Comuni del Locarnese, secondo cui il tunnel sarà pagato per il 55% dal Cantone e il 45% dai Comuni (che dovrebbero mettere sul piatto circa 50 milioni), senza alcun sussidio federale. Questo, quando le infrastrutture per il traffico nei Programmi d’agglomerato vengono sussidiate tra il 30 e il 50 per cento dalla Confederazione (Fostra). La strada, sottolineava Storni come fa ora il Municipio di Gordola, è internazionale e l’opera prevista chiaramente di carattere nazionale. Ergo, è necessario che Berna partecipi.

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