Locarnese

Monna Lisa, da ex postribolo a macerie dal futuro incerto

Contone, distrutto da un incendio il motel abbandonato. È fuori zona edificabile e per il Pr può essere solo albergo

Raso al suolo dalle fiamme (Ti-Press)
16 giugno 2021
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Ieri sera qualcosa è andato storto nel corso dell'esercitazione militare prevista in una zona nei pressi dell'ex postribolo Monnalisa, sulla falde del Monte Ceneri. Poco prima delle 22 un violento incendio è divampato nella parte a nord dell'edificio. Le fiamme, segnala la Polizia cantonale, si sono sviluppate “nel contesto di un'esercitazione militare”. A quanto ci risulta, l'esercitazione delle forze speciali si stava svolgendo nel comparto del motel, che è una proprietà privata.

Il rogo si è sviluppato in tarda serata. Le fiamme hanno avvolto in breve tempo un'intera ala dello stabile, andando a lambire anche il bosco accanto. Impressionanti le alte lingue di fuoco e la colonna di fumo, visibili a grande distanza. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e, in supporto, della Polizia militare e della Polizia della Città di Bellinzona, per il disciplinamento del traffico: la vecchia strada del Monte Ceneri è stata chiusa per diverse ore al traffico in entrambe le direzione, sia per permettere le operazioni di spegnimento, sia per questioni legate alla sicurezza. Per arginare le fiamme sono accorsi i pompieri di Cadenazzo e di Bellinzona, un'autobotte militare e i pompieri delle Ffs con il treno di spegnimento. Le operazioni per domare l'incendio e per mettere in sicurezza l'area si sono concluse poco dopo le 2 di notte. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito né intossicato, ma i danni alle costruzioni – ormai dismesse, vetuste e fatiscenti – sono ingenti. Le fiamme – indica la Polizia – hanno intaccato buona parte dello stabile, interessando parzialmente anche un edificio adiacente e la vicina area boschiva.

Ora si tratterà di capire la dinamica dei fatti e ricostruire l'accaduto, per determinare anche eventuali responsabilità. Un compito affidato all'inchiesta che è coordinata dalla Giustizia militare; ma c'è da supporre che la stessa Giustizia militare chiederà collaborazione alla Polizia cantonale che per affrontare casi come questi ha maggiori strumenti e competenze.

Ex postribolo venduto all'asta nel 2019

Il Monnalisa di Contone (Gambarogno) è stato motel, poi postribolo. Da anni è in stato di abbandono. Una storia travagliata quella del complesso formato da due stabili adiacenti. Nel febbraio del 2019 era stato venduto all'asta e se lo era aggiudicato per 775mila franchi la banca che sul motel deteneva la maggiore ipoteca. L'istituto di credito da subito aveva annunciato la volontà di rivendere stabili e terreno.

“Hotel” è l'unica destinazione possibile

La presenza del ritrovo a luci rosse sulle pendici del Ceneri è stata al centro delle cronache per anni, tra prostituzione e condanna dei titolari – finiti nelle retate dell'operazione denominata “Domino” – per diversi reati (tra cui usura aggravata, poiché applicavano per le lucciole canoni d’affitto giornalieri fra i 130 e i 180 franchi). Attorno al 2017 vi fu persino un tentativo (andato a vuoto) di riaprire con regolare licenza edilizia per l'esercizio della prostituzione.
Il Monnalisa, chiuso da oltre 7 anni, è una tipica costruzione progettata e strutturata come motel, ampliata in diverse fasi: una trentina di posteggi, 23 camere da letto, bar e ristorante. L’edificio occupa una superficie di 760 metri quadrati, ai quali vanno aggiunti oltre 2'100 metri quadrati di terreno (posteggi, viale d’accesso, terrazze, prato e bosco). La parcella, indica il Piano regolatore del Comune di Gambarogno, si trova al di fuori della zona edificabile e l’unica destinazione possibile, concessa dalle normative edilizie, è quella di hotel. Attualmente, per quanto è dato di sapere, edifici e giardino appartengono ancora alla banca che li aveva acquistato all'asta.

Il vecchio stabile, abbandonato e ora ridotto a un cumulo di macerie, non è certo un bel biglietto da visita per chi percorre la strada cantonale del Ceneri. Come trovare delle soluzioni? «Non sappiamo cosa succederà – risponde il sindaco di Gambarogno, Gianluigi Della Santa –. L'altra sera sono passato poco lontano da lì proprio mentre divampava l'incendio. Uno spettacolo terrificante con fiamme altissime. Impressionante davvero. Il terreno si trova in zona non edificabile ed era stato assegnato a Piano regolatore quale zona per albergo. In altre parole, il proprietario ha una sola e unica possibilità: ricostruire il motel e adibirlo a scopo turistico. Non ci sono possibili alternative».

Demolizione e sgombero?

Al Comune, in tal senso, non è però mai giunto nessun progetto. Resta aperta la questione di un eventuale risarcimento pecuniario da parte dell'assicurazione anti incendio sullo stabile (che comunque non è obbligatoria e quindi potrebbe non essere stata stipulata) o da parte dei responsabili del rogo. Ma non è difficile immaginare che le macerie incenerite restino sul posto per lungo tempo. «Effettivamente – commenta Della Santa – il rischio c'è, ma speriamo che i nostri timori si rivelino infondati».

Le autorità possono intervenire d'ufficio e adottare provvedimenti? «Lo possiamo fare nel caso di evidenti problemi di sicurezza. A quel momento esiste la possibilità d'intervenire con lo sgombero e con una demolizione, richiedendo poi al proprietario di pagare le spese. Un discorso che comunque non abbiamo ancora affrontato ma che, secondo me, dovremo discutere a breve».

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