Locarnese

Vallemaggia, l'albero da frutto come valore aggiunto

Il Centro Natura, in collaborazione con l'Ufficio natura e paesaggio, lancia una ricerca per valorizzare le varietà censite sul territorio distrettuale

19 maggio 2021
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“Conoscete un certo pisöi gild abitante della Valmaggia? Si mangiano ancora le pere con la polenta? È rimasta qualche traccia di mele dalla polpa rossa? Qualcuno è ancora in possesso della Púmera?” Il Centro natura Vallemaggia, con il sostegno dell’Ufficio natura e paesaggio, ha avviato una ricerca sul campo volta a realizzare una prima mappatura degli alberi storici da frutto e delle antiche varietà sull’intero territorio valmaggese. L’obiettivo finale è quello di salvaguardare e valorizzare il patrimonio frutticolo della regione.
"L’alberoteca", studio specializzato in consulenza e progettazione etnobotanica e in educazione ambientale con sede a Sala Capriasca, è stato incaricato per la realizzazione di questo importante documento. Dopo una ricerca in archivio, tra i preziosi e curiosi documenti conservati da "ProFrutteti", la ricerca entra ora nel vivo. Oltre che a setacciare il territorio con sopralluoghi, le esperte del settore, Muriel Hendrichs e Giorgia Tresca, desiderano coinvolgere la popolazione locale; chi avesse testimonianze o segnalazioni riguardo all’utilizzo o all’ubicazione di particolari specie e storie, aneddoti o alberi da frutta importanti è invitato a contattare Giorgia Tresca (giorgia.tresca@alberoteca.ch; 079 922 24 82).
Con la preziosa collaborazione della popolazione locale il Centro natura Vallemaggia e L’alberoteca si prefiggono di comporre insieme un inventario del patrimonio frutticolo locale ma anche di continuare a scrivere insieme la storia di questi alberi così preziosi per il territorio, il paesaggio e la biodiversità. 

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