Locarnese

‘Evitiamo la chiusura di bar e ristoranti per Pasqua’

L'appello dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli in vista dell'apertura della stagione

Il via della stagione è alle porte (Ti-Press)
1 marzo 2021
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Va bene la prudenza, ma evitiamo la chiusura di bar e ristoranti per Pasqua nel Locarnese. È questo, in estrema sintesi, l'appello lanciato oggi, tramite una presa di posizione, dal Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv). “Stiamo seguendo con la massima attenzione l’evoluzione della pandemia di Covid 19 e abbiamo preso atto delle dichiarazioni di mercoledì 24 febbraio del Consiglio federale – indicano i vertici dell'Otlmv in una nota inviata ia media –. Esprimiamo preoccupazione in vista dell’imminente avvio della stagione turistica, e in particolare della Pasqua, che quest’anno sarà bassa cadendo il 4 di aprile. Comprendiamo e sosteniamo l’approccio prudente delle autorità nella gestione della crisi pandemica, ma facendoci interpreti delle gravissime difficoltà che affliggono ristoratori, albergatori e operatori turistici, lanciamo un accorato appello affinché si faccia tutto il possibile per evitare lo scenario di una Pasqua con le serrande di bar e ristoranti chiusi”.

Due settimane cruciali

L’Otlmv fa notare quanto il periodo delle due settimane pasquali sia cruciale per l’economia turistica del Locarnese: “In caso di meteo favorevole, si sottolinea, i turisti scenderanno comunque in Ticino e sarebbe davvero una beffa se ciò avvenisse senza che la regione possa beneficiare di una buona parte dell’indotto economico. Sostenere le richieste di aiuto degli operatori significa sostenere tutta la filiera del turismo che partendo dai produttori e i grossisti coinvolge piccoli e grandi commerci, su su fino alle aziende di trasporto, alle attività ricreative e alle strutture gastronomiche e ricettive. Nel Locarnese sono migliaia le famiglie che direttamente o indirettamente lavorano per il settore”.
L’Otlmv auspica che “con tutta la prudenza del caso, il governo possa il prossimo 22 marzo propendere per un’apertura degli esercizi pubblici e delle infrastrutture culturali, ovviamente nel rispetto delle più stringenti norme di sicurezza”.

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