Locarnese

Prevenire la violenza giovanile, i progetti di Locarno

Dalle strategie di vicinanza a nuove strutture nella rotonda di Piazza Castello

Basket e palco in rotonda (Ti-Press)
23 ottobre 2020
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Le richieste d'intervento per risse in città sono rimaste stabili negli ultimi anni. È quanto emerge dalle statistiche di Polizia. I dati: otto interventi nel corso del 2018, sette nel 2019 e sei nei primi mesi del 2020. Sono le indicazioni del Municipio di Locarno che risponde all'interrogazione "Troppa violenza di notte a Locarno?”, presentata a fine settembre da un gruppo di consiglieri comunale di diversi partiti (primo firmatario Marko Antunovic, Verdi).

Lo spunto dell'interrogazione arriva da un episodio avvenuto a fine agosto: una gang aveva pestato senza apparente ragione alcuni giovani nella zona di Piazza Castello. “Possiamo confermare che in quell'occasione la polizia è intervenuta in forze (pattuglie dalla comunale e della gendarmeria) su indicazione della Centrale d'allarme”, conferma il Municipio. Aiutandosi con le immagini della videosorveglianza gli agenti erano riusciti a rintracciare alcuni protagonisti dello scontro, che erano quindi stati identificati e fermati.

L'approccio di strada

Rispondendo alle domande dei Consiglieri comunali l'Esecutivo elenca quindi una serie di misure che già sono state introdotte e altre che sono in fase di progetto: «Abbiamo sempre ritenuto importante poter contare sulla prevenzione, anche grazie alla figura dell'operatore di prossimità, che ricordiamo era stata la prima funzione istituita dal Consiglio comunale», si legge nella risposta. Essenziale, per l'Esecutivo, rafforzare un approccio di strada per tutto il Locarnese, anche considerando che i giovani che si ritrovano in città provengono da diversi comuni della regione. La reintroduzione di un operatore di strada permetterà anche di “riattivare un gruppo di analisi e orientamento strategico sulle questioni del disagio giovanile, che già esisteva in passato, secondo nuove modalità”.

Spazi per i giovani dai 15 ai 18 anni

Una delle domande dell'interrogazione era incentrata sugli spazi per i giovani dai 15 ai 18 anni, che non possono accedere ai bar. “L'offerta del Centro giovani di Locarno intende adattarsi nei prossimi mesi per rispondere alle esigenze di ragazze e ragazzi di quella fascia d'età – spiega il Municipio –. Contatti preliminari sono stati allacciati con le scuole superiori e i ragazzi nell'ottica di costruire insieme progetti ed attività”. A causa dei costi elevati, non viene invece presa in considerazione la creazione di uno skatepark, come a Lugano. “Tuttavia, a breve verrà licenziato un messaggio per l'arredo della rotonda di Piazza castello, in funzione di una maggiore fruizione, in particolare da parte dei giovani. È previsto, ad esempio, l'allestimento di un campo di basket e la messa a disposizione di un palco per manifestazioni organizzate dai giovani”, promette l'Esecutivo, che discuterà pure con i responsabili dello spazio Elle sulla messa a disposizione di locali destinati alle attività dei giovani.

Il Gruppo operativo permanente

Si riallaccia al medesimo discorso anche la risposta del Municipio a una seconda interpellanza (gruppo Ppd, primo firmatario Mauro Belgeri) presentata lo scorso 12 marzo e che chiede la reintroduzione del Gruppo operativo permanente (Gop) sul disagio giovanile. Il Municipio ricorda l'istoriato di questo gruppo e in conclusione scrive: “Pensiamo quindi che il Comune debba rispondere in maniera positiva, solo se intende attivare in priorità un approccio di prossimità focalizzato sui giovani. Solo con questo strumento in più, d'intervento e conoscenza approfondita e diretta del contesto, avrebbe senso attivare un nuovo Gop. Un forum che permetterebbe una migliore collaborazione dei principali attori sulle tematiche giovanili, per generare un'analisi condivisa della situazione e promuovere interventi concertati e misure di prevenzione”.  Va detto che nelle scorse settimane il Municipio ha dato incarico alla coordinatrice dei servizi sociali cittadini di approfondire il progetto regionale con la Fondazione il Gabbiano per un approccio di strada. Nel frattempo, il Convivio dei sindaci (Cisl) sta valutando il sostegno a Pro Juventute per l'elaborazione di una “Mappatura e proposte per una politica giovanile coordinata nel Locarnese”. Due progetti che per l'esecutivo della Città vanno integrati, procedendo pure con l'approfondimento del approccio di strada, in quanto ritenuto anche da Pro Juventute “un tassello prioritario e urgente della politica giovanile intercomunale.

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