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Ascona, più spazio ai tavolini? ‘Sì, ma va pagato’

La Commissione della gestione approva l'idea di estendere le terrazze in piazza, ma non a prezzo zero

Alto gradimento (archivio Ti-Press)
22 ottobre 2020
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Mantenere e rendere definitivo, con tanto di regolamento, l'utilizzo di una fetta più ampia del lungolago di Ascona per sedie e tavolini di alberghi e ristoranti. La proposta del Municipio piace; almeno quanto sono piaciute agli avventori, turisti e ticinesi, le terrazze ampliate, con un maggior distanziamento fra le persone per evitare la diffusione del Covid-19. L'obiettivo, con una visione chiara per i prossimi anni, è quello di rendere la piazza del borgo un vero e proprio salotto elegante, pensando anche a un arredo curato e a miglioramenti estetici. L'idea dell'Esecutivo è quella di concedere gratuitamente questo spazio in più, anche perché il numero dei posti a sedere resterà il medesimo. Allo stesso tempo, tuttavia, ai ristoratori verrà richiesta una sovrattassa durante le manifestazioni.
Il tema approderà martedì 27 ottobre in Consiglio comunale, durante una seduta che – per questioni sanitarie legate al coronavirus – si svolgerà a porte chiuse. E sulla questione dei tavolini già si annuncia dibattito. Infatti, se la Commissione delle petizioni non ha nulla da ridire, quella della Gestione chiede invece al Municipio di ripresentare la proposta a dicembre, con alcune modifiche.

I commissari (hanno firmato il rapporto esponenti dei diversi partiti) sono d'accordo che “questa sia la strada da seguire per poter continuare anche in futuro a offrire ai turisti e ai cittadini una piazza elegante, di qualità, che invogli la gente a visitare e a godersi un momento in riva al lago”. Nulla da eccepire sul principio, quindi. Tuttavia, seppur consapevole del fatto che i posti a disposizione dei ristoratori non vengono aumentati, “è innegabile che l'esercizio pubblico ne guadagna in qualità, con un conseguente ritorno economico. Ragione per cui, considerando pure l'ottimo risultato ottenuto dai ristoratori nei mesi successivi al lockdown, non troviamo corretto che tale precario venga concesso a titolo gratuito. Invitiamo il Municipio a rivedere con un leggero rialzo, sempre entro i limiti della forchetta prevista dal regolamento comunale, la tassa per la messa a disposizione di tale precario”.

Una sovrattassa da estendere

La Gestione passa quindi al secondo aspetto: la sovrattassa per l'utilizzo dello spazio pubblico con i tavolini (il precario, appunto) durante le manifestazioni, basata sul numero di posti a sedere concessi su licenza cantonale, limitata però ai ristoratori che utilizzano il precario. Favorevoli alla stessa sovrattassa, i commissari “non ritengono corretto esentare gli esercenti che non usufruiscono di un precario, visto che anche loro approfittano degli eventi”. Da qui l'invito al Municipio “a trovare altri criteri per la riscossione di tale tassa. Criteri che tengano maggiormente conto della correlazione causale tra i benefici del ristoratore e la manifestazione”. E i commissari si spingono oltre: a contribuire agli eventi non vanno chiamati solo gli esercenti con tavolini su suolo pubblico, ma anche gli altri e persino gli alberghi e magari i negozi del nucleo.

Concludendo, la Gestione – pur riconoscendo la bontà dell'idea – si esprime negativamente sulla formulazione adottata dal Municipio, che è invitato “a ripresentare tale messaggio con le debite modifiche al Consiglio comunale di dicembre, in modo da poter trovare una soluzione che metta tutti d'accordo”, con un regolamento che potrà poi essere adottato all'inizio della stagione turistica 2021.

In Città aiuta anche il Pr del centro storico

A Locarno una richiesta di confermare e rendere prassi gli spazi accresciuti a favore degli esercenti emergeva da un'interrogazione di Alberto Akai e Simone Merlini, cui il Municipio aveva risposto all'inizio di settembre. La bontà delle soluzioni veniva riconosciuta anche dalla Città, che ricordava per altro come già in passato fosse possibile richiedere ampliamentI; non parliamo quindi di una novità in senso assoluto. Per quanto riguarda il futuro, la porta è aperta, e lo aveva testimoniato anche pubblicamente il sindaco di Alain Scherrer. “Bisognerà evidentemente però tenere conto – scriveva il Municipio – delle grandi manifestazioni come Moon and Stars e il Festival del film d'estate, e Locarno On Ice d'inverno e della necessità di parcheggi nelle zone interessati agli ampliamenti. Al netto della ripresa della pandemia, veniva ipotizzata un'estensione invernale per compensare la perdita di posti all'interno degli esercizi pubblici. Questo sarà (sarebbe) facilitato dalla variante di Piano regolatore del Centro storico, che a determinate condizioni permette la chiusura delle terrazze sui tre lati. 

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