Locarnese

Ascona, effetto virus sui lavori in Piazzale Torre

Un cantiere portato avanti a singhiozzo. Fattura salata per la pausa causata dall'emergenza Covid-19

Lavoro-pausa-lavoro-pausa... (Ti-Press)
17 giugno 2020
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Il cantiere per il rifacimento del Piazzale Torre sul lungolago di Ascona non conosce pace. È stato portato avanti, per amore o per forza, a singhiozzo e ora arriva una fattura salata per lo stop causato dall’emergenza Covid-19. Il Municipio richiederà al Consiglio comunale - che si riunirà a metà luglio - un sostanzioso credito suppletorio: quasi mezzo milione di franchi per le opere di sostegno, 181mila per la riqualifica urbanistica e 41mila per l’illuminazione pubblica. In totale, l’investimento lieviterà da 3,3 a oltre 3,9 milioni di franchi, con un sorpasso di oltre il 20 per cento della spesa iniziale.

Cosa è successo? «Di tutto - risponde il sindaco Luca Pissoglio -. L’apertura del cantiere, lo scorso ottobre, non è avvenuta sotto i migliori auspici. Pochi giorni prima d’iniziare, forti piogge hanno alzato il livello del lago di quasi due metri. Ma abbiamo superato l’ostacolo e con il piano di lavoro di marzo eravamo nei tempi e nei costi previsti. La consegna del nuovo Piazzale Torre sarebbe dovuta avvenire per l’Ascensione». A quel momento il lockdown per il coronavirus ci ha messo lo zampino. «Abbiamo rifatto tutti i calcoli, tenendo in considerazione la pausa forzata per il Covid-19. Il risultato: lo spostamento della conclusione del cantiere a fine giugno. Alla riapertura del cantiere il 27 aprile eravamo fiduciosi... La sfortuna, tuttavia, era in agguato e la pioggia ha fatto risalire il livello del lago e i costi». Le spese aggiuntive sono servite per l’esecuzione di opere di sbarramento verso il lago.

Il colpo di grazia

Il colpo di grazia finale porta la data del 12 maggio scorso: «A causa delle forti raffiche di "Inverna" si sono create onde alte fino a un metro. La barriera di contenimento verso il Verbano ha ceduto e il Verbano ha inondato il cantiere, impedendo purtroppo di gettare il piano di fondazione della scalinata a lago, previsto il giorno successivo». A quel punto è stata convocata una nuova riunione, coinvolgendo le parti interessate: «Un’alternativa era mantenere aperto il cantiere in piazza fino alla fine di luglio». Un cantiere che avrebbe però causato molti disagi, tra polvere, rumore e via vai di mezzi pesanti. Impossibile conciliare la realizzazione dell’opera edile con l’afflusso turistico. «Anche perché gli operatori del settore hanno già subìto gravi conseguenze per il virus, con una partenza zoppa della stagione. Quindi, nel rispetto delle attività turistico commerciali e dei numerosi esercizi pubblici presenti in piazza, abbiamo optato per una ripresa dei lavori il prossimo mese di ottobre». Una sospensione che impone una messa in sicurezza del cantiere ed eventualmente la posa di palancole per evitare che il lago torni a danneggiare ciò che è stato realizzato finora.

Il conto finale

Così, come si evince dalle tabelle contenute nella proposta che il Consglio comunale sarà chiamato a votare, prima del Covid-19 il sorpasso sarebbe stato limitato a circa 315mila franchi; dopo il Covid-19 (e i danni provocati dal vento) la maggior spesa è lievitata a oltre 660mila franchi.

L’elenco delle opere che necessitano di un credito suppletorio comprende diverse voci. Per il sostegno del piazzale Torre si parla di quasi mezzo milione in più: 140mila per i problemi causati dal livello dell’acqua lo scorso inverno, oltre 220mila franchi per il “fermo cantiere” e altri 130 mila per eventuali opere da mettere in atto nel caso in cui il Verbano dovesse di nuovo alzarsi dopo la ripresa del cantiere il prossimo autunno. Alla lista vanno aggiunti alcuni cambiamenti/miglioramenti del progetto, decisi in corso d’opera.

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