Locarnese

Nel Locarnese turismo azzerato. 'Lo rilanceremo così...'

La strategia in tre fasi (durante e dopo il coronavirus) spiegata dal direttore dell'Otlmv. Intanto restano in calendario i grandi eventi

Si spera nella stagione estiva (Ti-Press)
28 marzo 2020
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Nel Locarnese, per tradizione, la stagione turistica prende il via a Pasqua. Ma quest'anno no. Il Covid-19 ha azzerato le prenotazioni negli alberghi e negli altri alloggi per vacanze. «La situazione è difficilissima a livello nazionale - spiega Fabio Bonetti, direttore dell'Organizzazione turistica regionale Lago Maggiore e Valli (Otlmv) -. Nelle scorse ore tutte le destinazioni elvetiche hanno preso parte a una riunione telefonica con Svizzera turismo per valutare le strategie da adottare».

Quali decisione sono state prese? «Per prima cosa si procederà in modo coordinato in tutto il Paese. Noi, come organizzazione regionale, ci appoggeremo anche a Ticino Turismo per la campagna di rilancio. Sono previste tre fasi. La prima, che è già in corso, consiste nell'entrare in empatia con i nostri ospiti abituali e con chi ama il Locarnese. Lo facciamo tramite social, contattando i nostri 100mila amici. Il motto è "dream now, travel later": sogna ora, viaggia poi. Il riscontro ottenuto finora è positivo».

Nel frattempo Svizzera turismo ha elaborato un programma che sorveglia i movimenti e le prenotazioni a livello globale: «Attualmente c'è un crollo. Non appena la situazione sanitaria sarà sotto controllo e le persone cominceranno a prenotare, scatterà la fase due. In sostanza, il marketing si concenterà sul concetto svizzeri in Svizzera per le vacanze». Un coordinamento a livello nazionale concederà spazio alle diverse destinazioni, evitando quello che Bonetti definisce "cannibalismo fra regioni". Ovvero, il rubarsi i viaggiatori nelle diverse stagioni.

La terza fase? «A medio termine la promozione passerà a quello che chiamiamo "call to action"; in sostanza invitando i potenziali turisti a trasformare in realtà i sogni di cui sopra».

Grandi eventi

Uno degli atout delle località attorno al Lago Maggiore sono i grandi eventi: Festival del film di Locarno, concerti Moon&Stars in Piazza Grande e Jazz Ascona, per citarne solo tre. Cosa ne sarà? «Ovviamente vorremmo poterli mantenere in calendario. Ma dipende dalla situazione sanitaria; finché non sarà totalmente sotto controllo è impensabile riunire migliaia di persone sulle piazze locarnesi». Il blocco del settore turistico si ripercuote su alti rami del'economia, dall'agricoltura (che con ristoranti e hotel chiusi fatica a smerciare i prodotti) all'occupazione, senza dimenticare i commerci e gli introiti fiscali. Si potrebbe verificare un malaugurato effetto domino. Anche all'interno dell'Otlmv, che dà lavoro a una sessantina di persone e che conta sull'incasso delle tasse di soggiorno (ovviamente a zero in questi mesi), ci si trova in difficoltà: «Stiamo stringendo i denti, come tutti - afferma Bonetti –. Abbiamo introdotto l'orario di lavoro ridotto, mantenendo attivi il settore social, il call center (chiusi gli sportelli) e il personale che si occupa di pianificare il rilancio». Un'ultima considerazione: «Ritengo che, non appena avremo superato la pandemia, in questo mondo digitale la ripartenza sarà rapidissima. Potendo contare sui social e su internet sarà pure finanziariamente poco costosa».

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