Locarnese

Gordola, è all’albo comunale la cappelletta-bis

Il progetto inoltrato per la licenza edilizia segue la domanda di demolizione ed è il risultato di una lunga procedura di consultazione

La domanda di costruzione riguardante la ricostruzione della cappella votiva in zona 'Schiena dell’asino' ci rimarrà all'albo per 15 giorni
1 ottobre 2019
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È da ieri all’albo comunale di Gordola – e vi rimarrà per 15 giorni – la domanda di costruzione riguardante la ricostruzione della cappella votiva in zona “Schiena dell’asino”; sostituirà quella settecentesca che nell’ambito dei lavori di cantiere per un nuovo complesso edilizio era stata demolita per errore, a colpi di ruspa, nel febbraio del 2018. Il progetto inoltrato per la licenza edilizia segue la domanda di demolizione in sanatoria pubblicata qualche settimana fa, ed è il risultato di una lunga procedura di consultazione che ha visto il coinvolgimento di Comune, Cantone e Stan.

Ricostruzione filologica

L’obiettivo primario di quest’ultima – perseguito anche dai firmatari di una petizione in Comune promossa dal Gruppo di sostegno per una ricostruzione filologica della cappelletta – è sempre stato una ricostruzione del manufatto in maniera fedele rispetto all’originale, sia come utilizzo di materiali, sia come ubicazione. In questo senso, stando alla relazione tecnica che accompagna il progetto, si rileva un leggero spostamento a est rispetto alla situazione precedente: la cappelletta sarà realizzata a sud della zona parcheggi del complesso abitativo (raggiungibile tramite rampa d’accesso) ma sarà comunque visibile, da una decina di metri di distanza, dal marciapiede che costeggia via San Gottardo. Ciò “permetterà una migliore visibilità su entrambi i lati, sia per chi passa a piedi, sia per chi utilizza mezzi veicolari”, scrive il progettista. Il manufatto “rispecchierà il più possibile” quello preesistente, “mantenendo tutte le sue caratteristiche principali come dimensioni e materiali e garantendo soprattutto il rispetto del significato simbolico”, si legge ancora. Per ricostruzione, scelta dei materiali e applicazione dei metodi originali, l’istante si avvarrà della consulenza di due esperti: una restauratrice di dipinti antichi (va ricordato che l’affresco originale raffigurante una Madonna col Bambino era stato salvato e potrà così essere riposizionato) e di un esperto in restauro di intonaci antichi. Tecnicamente parlando, la cappelletta sarà “un monoblocco di pietrame del luogo intonacato a calce e decorato, con una parte centrale estrusa (nicchia dove si andrà ad inserire il dipinto della figura religiosa) con una copertura a due falde in piode, che riprende fedelmente le dimensioni della cappella demolita”.

Alla ricostruzione, ricordiamo, lavoreranno anche i giovani in formazione al Centro Ssic di Gordola. Il costo dell’operazione – al netto di questo intervento ausiliario esterno – dovrebbe aggirarsi sui 20mila franchi.

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