Locarnese

Troppe barche al nuovo molo, procedura contro Di Domenico

Constatata a Locarno una possibile contravvenzione rispetto alla licenza. Ma il titolare del cantiere nautico si difende

17 agosto 2019
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Verrà avviata a breve dal Municipio di Locarno una procedura di contravvenzione nei confronti del cantiere Nautico Di Domenico, situato in zona foce, nei pressi del Bagno pubblico di Locarno. La causa: il sovrautilizzo del molo per l’ormeggio delle barche. Un certo “sovraffollamento” della superficie a lago era stato osservato dopo il completamento del nuovo molo frangionde realizzato dal cantiere nautico. E in effetti recenti controlli effettuati dall’Ufficio tecnico comunale hanno permesso di stabilire che la struttura galleggiante viene abitualmente utilizzata per accogliere più natanti rispetto a quanto permesso. La licenza edilizia era stata concessa dal Comune sulla base del necessario preavviso cantonale, trattandosi di opera sul demanio. La condizione posta da Bellinzona era che con il nuovo molo frangionde non aumentassero i posti barca rispetto alla situazione precedente. Una condizione che però non sarebbe stata osservata. In particolare, è stata constatata l’aggiunta di un paio di posti barca in più all’esterno del molo (ciò che non era appunto consentito dalla licenza edilizia) e, nella parte interna più distante dalla riva, un altro paio di posti barca è stato ricavato laddove avrebbe dovuto essere mantenuto uno spazio libero di manovra. Sulla base di questi accertamenti dovrà dunque essere avviata la procedura di contravvenzione in materia edilizia da parte del Comune, che ha un compito di vigilanza e di polizia della costruzione.

Contattato per una reazione, Giuliano Di Domenico premette di non essere stato informato di alcunché e «neppure del sopralluogo». Nel merito, «il sovraffollamento di cui si parla non sussiste, quindi contesteremo i rimproveri». Gli argomenti sono i seguenti: «Non sono aumentate le barche, ma le dimensioni dei natanti. È vero che è capitato di aver occupato eccezionalmente, ad esempio per emergenze, la parte esterna del molo, ma ciò si verifica soprattutto, e inevitabilmente, in alta stagione. Quanto allo spazio destinato a “zona di manovra”, è stato temporaneamente disturbato da un’imbarcazione in esposizione, ma ciò non ha mai creato complicazioni rilevanti durante le manovre per il rifornimento di carburante, o per gli attracchi. Siamo a disposizione delle autorità per eventuali altri controlli di verifica».

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