Locarnese

Locarno, luce rossa al Multaphot mobile

Il Consiglio comunale respinge il credito per un nuovo apparecchio: “Fonte di stress per gli utenti della strada”

9 luglio 2019
|

Semaforo rosso da parte del Consiglio comunale di Locarno di lunedì al credito di 110mila franchi per l’acquisto di un apparecchio Multaphot per rilevare le infrazioni ai semafori. Così come il margine tra l’arancione e il rosso (e lo scatto della foto con relativa multa), anche il Multaphot non è passato per un soffio. Con 17 sì, 11 no e un astenuto, sono mancati appena 4 voti per raggiungere la maggioranza del 50% più uno dei consiglieri eletti: 21.

Destinato a sostituire l’apparecchio attivo da anni al Debarcadero, il nuovo sistema sarebbe stato mobile, da piazzare anche in via Orelli e in altri crocevia sensibili (tra le ipotesi le 5 Vie). Il messaggio comprendeva anche un credito di 100mila franchi per la sostituzione di 20 vecchi parchimetri, su cui invece il consenso è apparso unanime. Giovanni Monotti (PLR) ha quindi proposto al Municipio di dividere il messaggio votando separatamente i due stanziamenti: «I multaphot sono solo fonte di stress ogni volta che avvicinandosi all’incrocio sta per scattare l’arancione. La prevenzione non c’entra». Della stessa idea Omar Caldara (Lega) e Pierluigi Zanchi (Verdi). Dopo una pausa, il Municipio ha deciso di mantenere il messaggio come presentato. “Ribadiamo l’importanza di entrambi i crediti – ha affermato il capo Dicastero sicurezza Niccolò Salvioni – per fornire alla Polizia polo i mezzi per lavorare”.

Tra i favorevoli Valentina Cechi della Lega, gruppo che, insieme al PLR, si è maggiormente diviso nel voto finale. A nome della Gestione il relatore Simone Merlini (PLR) ha evidenziato “la non popolarità del sistema, percepito come un mezzo per fare cassetta. Il comandante della Polizia Dimitri Bossalini ci ha però assicurato che l’obbiettivo è la prevenzione”. Precisazioni che hanno convinto anche Fabrizio Sirica (PS): “Ne guadagna la sicurezza della mobilità lenta”. Sulla stessa linea Mauro Cavalli del PPD: “Sono per una società con qualche regola in meno. Basta una frazione di secondo si becca una multa. Può essere irritante ma vanno posti dei limiti. Purché non si criminalizzano gli automobilisti”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔