Locarnese

Datemi un tablet e vi produrrò un corto

Al Centro giovani di Locarno c'è tempo fino alla fine del mese per imparare le tecniche del cinema d'animazione

24 novembre 2018
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Con un tablet si può aprire YouTube e guardarsi un corto d’animazione, ma pure farsi il cortometraggio da sé. Che è una gran bella soddisfazione. Il segreti di questo fai-da-te cinematografico si potranno scoprire presto all’interno del Laboratorio di cinema d’animazione del Centro Giovani di Locarno, al via alla fine di novembre per durare sino a Natale (indicativamente alle 17, l’orario è ancora in via di definizione e così la data, per permettere a tutti di partecipare). Questo workshop è strutturato su 6 o 7 incontri; i partecipanti, accompagnati dalla conduttrice del laboratorio e dalle animatrici del Centro, produrranno un cortometraggio d’animazione fatto e finito. Dall’idea al dvd, fino alla presentazione dell’opera. «Nei miei atelier mostro quel che è esistito prima del cinema, introduco all’attività spiegando cosa c’era prima della moderna tecnologia. Si parte dai giochi ottici, dal come far muovere i disegni, per arrivare alle potenzialità dei tablet», ci spiega Alessia Tamagni, cineasta d’animazione e responsabile dei laboratori ‘in-un-clip’, che supporta questo progetto. La tecnica è lo “stop-motion”, ovvero una serie di fotografie che fungono da veri e propri fotogrammi: caricate sul tablet, e riproposte in rapida sequenza, producono l’effetto ottico di un movimento (il segreto dei vecchi “cartoons”). A contatto con i giovani nelle scuole a fianco dei docenti, puntuale collaboratrice di Castellinaria, Tamagni rimarca le potenzialità inedite della tecnologia: «Al primo incontro con i ragazzi chiedo sempre se sono a conoscenza di quel che si può fare con un tablet. E, nonostante ne esista almeno uno per famiglia, è una novità per molti di essi». Come accade nella cinematografia più ‘elevata’, per produrre un film non è sufficiente conoscere l’aspetto tecnico, ma servono anche una storia e dei personaggi da animare, necessità che porta con sé altra attività manuale come il disegno, la creazione di personaggi con la plastilina e la realizzazione di scenografie. Non ultimi, il gioco teatrale e interpretativo.

Progetto multigenerazionale

Il progetto nel suo insieme prevede attività diversificate; lo scopo è stimolare le differenti aree cognitive e i diversi canali comunicativi del giovane, favorendone la partecipazione al tessuto sociale in cui è inserito e sviluppando in lui curiosità, tolleranza, desiderio di scambio e arricchimento reciproci. Una reciprocità che è propria del progetto più ampio all’interno del quale è inserito il laboratorio, la cui visione ‘macro’ ci viene illustrata direttamente da Patrizia Dresti, responsabile del Centro Giovani. «Il Laboratorio di cinema d’animazione andrà a confluire nel progetto “L’incontro”, previsto per il 2020 e nato dall’esigenza di affrontare assieme ai giovani temi come tolleranza, integrazione, scambio multiculturale, arricchimento attraverso l’incontro con l’altro da sé». In aggiunta al cinema, ‘L’incontro’ verrà trattato in altri 3 sottoprogetti, che prevedono «la costruzione di modellini elementari, un workshop grafico di elaborazione dei simboli e una parte più cognitiva, un gioco a quiz per stimolare la riflessione sul tema». Il progetto è multidisciplinare, vedi sopra, e multigenerazionale: «Vogliamo coinvolgere genitori, fratelli, sorelle, nonni. Potrebbe essere l’aspetto più interessante, vedere le esperienze di ognuno fondersi. Il lavoro finito sarà anche la dimostrazione che si può creare anche senza soldi, abituati come siamo all’idea che oggi tutto si compra». Fermo restando l’appuntamento del 2020, «valuteremo la possibilità di presentare il corto durante la Settimana contro il razzismo 2019», conclude Dresti, lasciandoci con un bilancio del Centro Giovani: «Garantiamo lo scopo pedagogico, cerchiamo di modellare le proposte sugli interessi dei giovani, e se l’input non arriva da loro, sondiamo qual è il linguaggio opportuno in quel momento». E usando il linguaggio cinematografico, prima del “Ciak, si gira”, ecco i numeri utili agli aspiranti giovani registi: le animatrici rispondono allo 091 756 32 04, email centro.giovani@locarno.ch. E ora, buio in sala...

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