Locarnese

Salari navigazione, il Ps sollecita il governo

Socialisti con i 'marinai' a margine della vertenza con la Direzione del Consorzio per il mancato adeguamento degli stipendi in vista del Ccl

Martedì battelli fermi (Ti-Press)
5 luglio 2018
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«La riduzione dei salari del 15% non può essere accettata. Il "business plan" che ha portato alla costituzione del nuovo Consorzio contiene delle vie percorribili che non possono essere messe da parte». Lo sostiene il Partito socialista in una nota riguardante la vertenza in seno al Consorzio direzionale per la navigazione sui laghi Ceresio e Verbano, che ha portato, martedì, ad una giornata di sciopero dei 17 "marinai" locarnesi. 

L'invito del Ps al Consiglio di Stato è di farsi sentire, facendo pesare la questione del finanziamento pubblico alla Società di navigazione del Lago di Lugano (la cui Direzione è al vertice del Consorzio). Governo che è stato parte attiva nelle trattative che hanno poi portato alla creazione del Consorzio stesso.

«Dopo quattro incontri l’unica proposta della Snl ai dipendenti è stata una riduzione del salario. Una proposta inaccettabile che significa dei salari mensili inferiori di 700/800 franchi. Secondo il "business plan" un aumento generalizzato dei salari del 5% è percorribile tanto più che i dipendenti della navigazione sul Lago Maggiore non sono più 34, ma 17».

Va ricordato che il Consiglio di Stato ha già dichiarato, tramite il suo delegato Francesco Quattrini, di non voler entrare nel merito della vertenza fra maestranze, sindacati e Direzione consortile. Se c'è qualcuno che lo può fare, è l'Ufficio di conciliazione.

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