Locarnese

Vent Negru, 'Riflessioni' durate vent'anni

Il patrimonio musicale raccolto da Mauro Garbani, oggi riproposto in forma di trio, torna nei luoghi sacri per festeggiare il doppio decennio

(Da sinistra, Esther Rietschin, Mauro Garbani, Mattia Mirenda (foto Nicole Beffa))
23 giugno 2018
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Dei 27 anni di storia di Vent Negru, 20 si festeggiano a partire dal prossimo luglio. Sarà la celebrazione di un percorso parallelo chiamato ‘Riflessioni Musicali’, concerti che tornano con l’estate in varie chiese e oratori del Cantone, nel cui passato ci sono state alcune ‘puntate’ nella Svizzera tedesca e due occasioni oltre confine, entrambe nella S. Georg Kirche di Obermenzing (Monaco di Baviera). Le ‘Riflessioni’ sono iniziate «in Valle Onsernone, nell’oratorio Madonna di Loreto di Berzona, dove quest’anno torneremo, il prossimo 5 luglio», racconta Mauro Garbani, quasi un ‘archeologo’ della tradizione musicale. Un patrimonio di canti e musiche popolari del Sud delle Alpi confluiti nell’itinerante Vent Negru che Garbani tramanda insieme a Esther Rietschin e al nuovo arrivato Mattia Mirenda, 26enne polistrumentista.

«Nelle ‘Riflessioni Musicali’ suoniamo musiche tradizionali nostre, musica colta, rinascimentale, contemporanea, canzoni della liturgia popolare, canti in latino eseguiti qui fino agli anni 70, cioè fino ai grandi cambiamenti introdotti dal Concilio Vaticano II. Dal tradizionale, scegliamo composizioni da poter eseguire in luoghi sacri. Non è musica classica, è quella musica d’ascolto che in tedesco viene chiamata E-Musik». Gli appuntamenti più rappresentativi di questo 2018 di ‘Riflessioni’ (tutte le date su includono anche l’Oratorio Madonna delle Grazie di Maggia, luogo che gode della protezione del Cantone, e altri numerosi luoghi sacri.

‘È stata la seconda volta che rappresentavamo la Svizzera. Possiamo dire di aver lasciato un segno’

Garbani non vuole usare la parola ‘Best of’. E quindi il contenuto di questo 2018 di ‘Riflessioni’ sarà, oltre che ad alcune novità, «la raccolta di momenti che sono maggiormente piaciuti in questi anni, come il ‘Boeves Psalm’ del fisarmonicista svedese Lars Hollmer (1948-2008, ndr), componente del gruppo internazionale ‘Accordion Tribe’. Il nostro arrangiamento è stato riconosciuto dagli eredi di Hollmer tanto da godere del privilegio di poterlo depositare alla Suisa con privativa». Parlando di Suisa, si ricorda la candidatura di Garbani su consiglio della direzione della Società svizzera di musica popolare proprio al premio Suisa per la musica popolare (correva l’anno 2016). Riconoscimento per riconoscimento, Vent Negru sono reduci dalla 38esima edizione dell'Euroradio Folk Festival, manifestazione patrocinata da Ebu (European Broadcasting Union), dalla quale dipendono anche l’Eurovisione

per lo sport e l’Eurosong per la canzone pop. «È stata la seconda volta che rappresentavamo la Svizzera», ricorda Garbani. «Tornare è stato molto bello. Si sono interessate a noi Radio Bulgaria, Radio Croazia, Radio Bayern, Radio Svizzera, giornalisti ed etno-musicologi. ‘Euroradio’ non è un concorso al quale ci si iscrive, ma al quale si viene invitati», specifica. Motivo per il quale, alla seconda chiamata dopo quella del 1986 con il precedente gruppo Mea d’Ora, «possiamo dire di aver lasciato un segno». Le “Riflessioni” si tengono «in luoghi piccoli, in forma rigorosamente acustica senza amplificazione, e gli applausi sono chiesti solo alla fine del concerto», ci tiene a ricordare Garbani. «La presentazione dei brani è in forma di racconto, traducendo anche strofe chiave, se in dialetto, in italiano, tedesco e francese». Nessun’altra indicazione, se non «un cenno di ringraziamento alle Parrocchie e agli Enti che ci hanno ospitato in tutti questi anni».

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