Locarnese

Il corpo del disperso localizzato in una valle laterale

Il 51enne scomparso durante un'escursione venerdì scorso in Val Bavona è caduto dalle rocce poco distante dall'area in cui si erano concentrate le ricerche

4 giugno 2018
|

È stato ritrovato poco dopo le 12.30, in un dirupo sui monti di Cavergno, il corpo del 51enne, cittadino svizzero domiciliato in Vallemaggia, scomparso durante un'escursione venerdì scorso in Val Bavona in zona Alpe Bèdu. Alle ricerche hanno partecipato agenti della Polizia cantonale, uomini del Sas e i soccorritori della Rega. Stando a una prima ricostruzione, sarebbe rimasto vittima di una caduta di diverse decine di metri, avvenuta a un'altitudine di circa 800 metri di quota. Il suo corpo – stando a quanto ci è stato comunicato – è stato localizzato dall'alto, in un punto dove le squadre di soccorso non avevano ancora focalizzato le ricerche. 

Il gusto per le 'nuove vie'

Era un appassionato di montagna col gusto della scoperta di nuove vie e di antichi camminamenti alpini. Quello che se l’è portato via e che avrebbe dovuto condurlo all’Alpe Bèdu (un remoto e oggi selvaggio alpeggio), il 51enne di Cavergno, lo conosceva bene. Conosceva i pericoli della zona; non foss’altro che perché – raccontano gli amici della valle – l’anno scorso da quelle parti si era avventurato, sfidando le difficoltà del pendio per tracciare una sorta di nuova via. Ma, a un certo punto del cammino – stando a quanto lui stesso aveva poi riferito a chi lo conosceva (e, scherzando, lo prendeva per “balordo”) – aveva dovuto fare dietrofront dinnanzi a un ostacolo insuperabile. Lassù, tra rocce e strapiombi, ci è voluto tornare proprio venerdì. Forse con l’intento di vincere la sfida con la montagna e le asperità che l’avevano “respinto” qualche tempo prima. Un bastone da montagna e una corda appesa a un albero (quest’ultima necessaria per superare un attraversamento difficile o calarsi per bypassare qualche punto inaccessibile del tracciato) lo testimoniano. Corda che, a quanto è dato sapere, non era spezzata ma in ottimo stato, quasi nuova. Oltre quel punto, in teoria, il disperso non era dunque potuto andare.

Conosceva quei luoghi per esserci già stato più volte

Era un appassionato di montagna col gusto della scoperta di nuove vie e di antichi camminamenti alpini. Quello che se l’è portato via e che avrebbe dovuto condurlo all’Alpe Bèdu (un remoto e oggi selvaggio alpeggio), il 51enne di Cavergno, lo conosceva bene. Conosceva i pericoli della zona; non foss’altro che perché – raccontano gli amici della valle – l’anno scorso da quelle parti si era avventurato, sfidando le difficoltà del pendio per tracciare una sorta di nuova via. Ma, a un certo punto del cammino – stando a quanto lui stesso aveva poi riferito a chi lo conosceva (e, scherzando, lo prendeva per “balordo”) – aveva dovuto fare dietrofront dinnanzi a un ostacolo insuperabile. Lassù, tra rocce e strapiombi, ci è voluto tornare proprio venerdì. Forse con l’intento di vincere la sfida con la montagna e le asperità che l’avevano “respinto” qualche tempo prima. Un bastone da montagna e una corda appesa a un albero (quest’ultima necessaria per superare un attraversamento difficile o calarsi per bypassare qualche punto inaccessibile del tracciato) lo testimoniano. Corda che, a quanto è dato sapere, non era spezzata ma in ottimo stato, quasi nuova. Oltre quel punto, in teoria, il disperso non era dunque potuto andare. Il suo corpo senza vita, come detto, lo hanno localizzato oggi poco dopo mezzogiorno, dall'elicottero. Una terribile caduta da un’altezza che non gli ha dato scampo, in una valle laterale  esterna al perimetro in cui si erano conentrate le ricerche.

Su e giù dalle pareti rocciose, con la vegetazione a rendere difficile la localizzazione

Chi è pratico della Bavona e della valle laterale di Larecc sa che sono posti dove ben pochi temerari senza un’adeguata preparazione si avventurerebbero. Ma al fascino di questa “sfida” il macchinista delle Fart, da una ventina d’anni alle dipendenze dell’azienda locarnese (di formazione tipografo) non ha saputo resistere.Così è partito venerdì, approfittando del giorno di libero. Per quello che è stato l’ultimo “assalto”. Non vedendolo tornare, verso le 19, la compagna ha allarmato i soccorritori che hanno subito messo in campo uomini e mezzi (elicottero della Rega in primis) per cercare di localizzarlo prima del calare delle tenebre. Le ricerche si sono subito rilevate difficoltose. Vuoi perché si è dovuto lavorare in parete, vuoi per la fitta vegetazione che ricopre, in più punti, ogni piccolo terrazzamento così come il fondovalle. Come ci ha chiarito un soccorritore del Sas, impegnato in questi giorni, si parla di rocce di circa 130-150 metri di altezza. L’essere riusciti ad agganciare il cellulare non è bastato a consentire di localizzare, in fretta, l’escursionista, padre di famiglia, carattere gioioso e persona molto socievole conosciuta in tutta la regione. Ma ha sensibilmente ristretto il campo di ricerca. «Ci siamo calati con diversi tiri di corda e abbiamo sceso la roccia piano piano, fino alla base della parete. Per poi risalire in quota con l’impiego dell’elicottero e procedere a una successiva calata, a qualche decina di metri di distanza dal punto precedente» – spiega l’esperto. Una sorta di “lift” ininterrotto che non ha tuttavia dato esito. Il perché? «Lungo tutto il pendio sono presenti dei piccoli ripiani ricoperti di erbe e arbusti che impediscono la visuale. Difficile, quindi, scorgere un eventuale corpo adagiato da qualche parte mentre si scende o dall’alto, tramite l’elicottero». A rendere il tutto ancor più ostico, per i soccorritori alpini del Sas e gli agenti di Polizia impegnati nelle ricerche, il brutto tempo di lunedì. Sempre presente in zona, per il trasporto degli uomini sul terreno e le ricerche aeree, l’eliambulanza della Rega con il suo equipaggio che, qualche ora fa, ha recuperato la salma dello sfortunato 51enne. L’inchiesta di polizia dovrà ora far luce sulla disgrazia.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔