Locarnese

Nuova vita per il camposanto

Brissago, riconvertire la superficie dell’ex cimitero del Piano in orto urbano comunale

2 maggio 2018
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Da camposanto, luogo di eterno riposo, a giardino ricco di vita. Quella degli ortaggi (o dei fiori) da coltivare e consumare. La proposta di riconvertire la superficie dell’ex cimitero del Piano, a Brissago, ormai in disuso, in un orto urbano comunale a disposizione della cittadinanza è della locale sezione Plr (primo firmatario l’esponente Mattia Martinetti). Essa è contenuta in una mozione inoltrata al Municipio in occasione della recente seduta di legislativo. “Da qualche mese la particella che ospitava il cimitero del Piano è stata liberata dal camposanto ed ora risulta inutilizzata. Ci siamo chinati seriamente su di un futuro usufrutto a corto termine, per far sì che non diventi il solito terreno comunale senza destinazione – osservano nella premessa i firmatari –. Siamo dell’avviso che bisogna intervenire in tempi brevi e con pochi costi per poter valorizzare la zona, senza andare a creare il solito, inutile, posteggio. Questo anche perché sappiamo che i tempi della politica sono lunghi e un progetto che richiede tempo dovrà prima essere ancora discusso e creato”. L’idea di fondo del Plr è quella di offrire a quei cittadini che risiedono in paese – e che vivono in appartamenti privi di giardini o spazi verdi – la possibilità di disporre di un piccolo appezzamento di terreno sul quale coltivare verdure. “In sostanza, gli orti comunali sono utilizzati come occasione di svago psico-fisico per chi trascorre molte ore di lavoro in ufficio, e si rivela un ottimo anti-stress poiché aiuta a recuperare il contatto con la natura e favorisce lo svolgimento di un’attività gratificante all’aria aperta. Tutto questo, a detta degli esperti, equivale ad un aumento del benessere e a una maggiore produttività sul luogo di lavoro. Ma non soltanto per chi lavora sono un toccasana, anche per le persone che non sono più in attività offrono la possibilità di uscire di casa e coltivarsi dei prodotti destinati al consumo familiare”. Senza dimenticare che si tratta di luoghi che permettono di godersi la vita all’aria aperta e che favoriscono l’incontro tra generazioni. Quindi con una funzione socializzante. Detto degli effetti salutari di queste piccole oasi verdi, molto diffuse nelle grosse città d’oltre Gottardo, vi sono gli aspetti pratici da chiarire: “Gli orti comunali sono superfici concesse al pubblico utilizzo. In tal caso, la concessione delle aree verdi (la cui metratura si aggira solitamente intorno ai 40 e i 50 mq) avviene tramite un apposito bando pubblico; una volta assegnati tutti i lotti, il Comune può chiedere in cambio una piccola somma di denaro a titolo di affitto o semplicemente la “promessa” di prendersi cura di uno spazio altrimenti destinato al degrado e all’abbandono”. Un ritorno alla terra e ai suoi frutti.

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