Locarnese

Un difetto alla leva del gas all'origine dell'incidente  all'Aeroporto di Locarno

Un velivolo del tipo Alisport Srl Silent Targa
20 novembre 2017
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Una perdita di potenza del motore durante la delicata fase di decollo. Il pilota che cerca, con una virata sulla destra effettuata a una decina di metri dal suolo, di riportare a terra l’aliante sulla pista; l’ala che urta il terreno, il velivolo fuori controllo che ruota attorno al proprio asse verticale e finisce col toccare, in maniera assai violenta, il suolo.
Il pilota ai comandi, un cinquantenne cittadino tedesco, esce praticamente illeso dall’impatto col terreno mentre l’aliante rimane danneggiato gravemente soprattutto nella parte posteriore della fusoliera. È la conclusione alla quale è giunto, nel suo rapporto sommario, il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) in merito all’incidente aviatorio avvenuto lo scorso 23 aprile all’Aeroporto di Locarno. In possesso di una licenza di pilota privato, il cinquantenne quella mattina si stava preparando a un volo con decollo autonomo (senza, cioè, l’ausilio del velivolo di traino). Ottenuto il via libera dalla torre di controllo, ha spinto la leva del gas. Appena staccato il carrello da terra, però, si è accorto che la potenza non era sufficiente. Anzi addirittura stava calando. Così ha tentato di rientrare ma, nella manovra, come detto, ha urtato con l’estremità dell’ala il terreno perdendo il controllo dell’aeromobile. Stando agli accertamenti, all’origine ci sarebbe una cattiva risposta della leva del gas dovuta ad un gioco eccessivo del comando flessibile. In pratica nella delicata fase di spinta il motore non ha mai raggiunto il necessario regime di rotazione massimo.

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