Locarno

I commercianti del 'polo Debarcadero': 'Solidarietà agli scioperanti, ma noi stiamo affondando'

Il Debarcadero con i suoi commerci
15 luglio 2017
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Solidarietà totale nei confronti dei “marinai” in sciopero, ma anche «grande preoccupazione per le conseguenze dell’azione non solo sui commerci più direttamente toccati, ma anche, a cascata, sulla città di Locarno e la sua immagine e su categorie come la ristorazione e l’albergheria».


Camminano come su un filo, i commercianti del “polo Debarcadero” (la superficie ad alto valore turistico, fronte lago, che raggruppa gelateria, chiosco, ristorante e trenino turistico, più l’attiguo ristorante Rondalli). Perché esprimendo alla “Regione” il loro disagio rispetto a quanto da ormai 20 giorni si sta verificando a margine dell’agitazione sindacale in seno alla Navigazione Lago Maggiore, emergono da una parte la volontà di testimoniare «grande vicinanza e comprensione nei confronti dei lavoratori in sciopero» – che in questo caso sono anche “conquilini” e in determinati casi addirittura amici, viste le assidue frequentazioni –, ma dall’altra anche l’esigenza di denunciare una situazione delicata che in qualche maniera «deve giungere a termine». Lo dice il portavoce dei commercianti, Luigi Fusi, titolare unitamente al figlio Manuel della gelateria. «Il bilancio di quest’agitazione – sui cui motivi non vogliamo sindacare – è per noi drammatico. Da che è iniziata il fatturato ha subito cali drastici: dal 35 al 40%, con una punta del 60-70% per il trenino turistico di Flavio Dolina, in partenza proprio dal Debarcadero. La stagione dura 6 mesi, che per noi valgono 12. Il solo mese di luglio ne vale 4. Ebbene, luglio se ne sta andando assieme alle certezze di chi vedeva in Locarno una meta turistica affidabile».

Giuseppe Monteforte, del chiosco “Debarcadero”, riporta di «clienti d’albergo spaventati e turisti che evitano la la nostra zona per paura che gli animi si accendano. Da noi si dice che quel fai oggi lo fai oggi e basta, non lo recuperi domani. Perso l’oggi, e il domani, e il dopodomani, ti ritrovi a leccarti le ferite, ben sapendo che l’onda lunga di questo brutto momento si abbatterà anche sul prossimo futuro». Il turista è un patrimonio di tutti – aggiunge Luigi Fusi –: «di noi commercianti, della città, degli esercenti e anche della Navigazione. Questo è secondo noi il momento della ragionevolezza che parta, per gli scioperanti, da un accordo quadro di massima che andrebbe messo nero su bianco, basato anche sulle garanzie statali e sul quale si possa poi costruire un avvenire di lavoro e prosperità. I “marinai” hanno già ottenuto rassicurazioni circa una loro rioccupazione al 100%. Noi di garanzie non ne abbiamo nemmeno mezza, perché fra un mese la stagione sarà terminata e i conti non torneranno».

'Al Municipio chiediamo di allungare la stagione turistica'

Il “polo Debarcadero” ha incontrato in due occasioni i rappresentanti della Città di Locarno Paolo Caroni (vicesindaco) e Davide Giovannacci: «Abbiamo portato le cifre e chiesto misure che ci consentano di riemergere. In particolare abbiamo proposto al Municipio di facilitare l’allungamento della stagione turistica fino ad ottobre inoltrato, consentendo e anzi promuovendo manifestazioni come mercati, serate e domeniche di festa. Questo, per rivitalizzare il nostro polo strettissimamente legato al lago che, secondo tutte le statistiche è, dopo la Madonna del Sasso, il secondo attrattore turistico della regione».