"Nessuno sciacallaggio ai danni dei lavoratori del Lago Maggiore. No alla privatizzazione!" è quello che ribadiscono ad alta voce gli esponenti del Partito Comunista tramite un comunicato stampa.
"I comuni di Ascona, Brissago e Ronco sopra Ascona - comproprietari delle Isole di Brissago - si sono distinti per sensibilità sociale e umana, intimando - con quale diritto? - la ripresa del lavoro ai dipendenti in sciopero della Società Navigazione Lago Maggiore. - scrivono i comunisti - In caso contrario minacciano nientemeno di privatizzare il trasporto da e per le Isole di Brissago".
Gli esponenti del PC definiscono la presa di posizione dei comuni come di "inaudita arroganza", aggiungendo che "insultano il diritto costituzionale allo sciopero: in questo momento bisognerebbe invece mettere da parte gli interessi (e i profitti!) di parte e fare fronte unito a favore dell’occupazione e del rilancio del servizio pubblico". Secondo il PC, così facendo, si starebbe spingendo verso la liberalizzazione del trasporto sul lago, "una mossa inaccettabile e da condannare!".
"Siamo certo sensibili al problema che attraversano le Isole di Brissago - concludono - e non a caso nell’interrogazione presentata dal nostro deputato Massimiliano Ay al Consiglio di Stato nei giorni scorsi, vi è anche esplicitamente la richiesta di un intervento pubblico a favore del turismo, ma esso potrà avvenire solo una volta conclusa positivamente la vertenza sindacale in atto con il rientro dei licenziamenti e dovrà essere organizzato dallo Stato e non affidato ai privati: in caso contrario il sospetto che dietro a tutto vi sia una mossa per preparare la liberalizzazione della navigazione a tutto vantaggio dei soliti noti sarebbe ben più di un sospetto".