Locarno

Mille franchi in nero ad una giovane aiuto dentista,  l'Ordine medici dentisti condanna quanto accaduto

(Benedetto Galli)
22 settembre 2016
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In merito all’articolo “Sul filo interdentale dell’etica” apparso ieri su "La Regione Ticino, le due organizzazioni professionali ticinesi, la Sso-Ticino e l’ Ordine medici dentisti Canton Ticino, hanno diffuso oggi una presa di posizione in cui deplorano quanto accaduto, ossia l'offerta "massima" di mille franchi in nero, fatta da uno studio dentistico del Locarnese ad una giovane aiuto dentista neodiplomata.

"L’Ordine dei Medici Dentisti, che rappresenta l’intera categoria professionale degli odontoiatri –  si legge nella presa di posizione – condanna quanto accaduto. Lo studio interessato è sotto osservazione da tempo per iniziative pubblicitarie aggressive al limite (se non oltre) della legalità. I fatti riportati da La Regione erano stati portati alla nostra attenzione e quella delle autorità sanitarie, competenti per adottare le misure del caso. In quanto organo di vigilanza, l’Ordine, deplorando questi comportamenti, coglie l’occasione per esortare la popolazione a segnalare all’Ordine direttamente eventuali situazioni o episodi di dubbia condotta  di cui sono a conoscenza di studi dentistici del Cantone”.

 Inoltre, viene sottolineato che "la Sso-Ticino, sezione cantonale dell’associazione federale di categoria, associa circa 200 medici dentisti sul territorio ticinese, e ha lo scopo di far rispettare ai suoi membri regole per il buon svolgimento della pratica di odontoiatra. Queste vanno da un tariffario chiaro, a una scala stipendi con contratto tipo per il personale (una assistente dentale neodiplomata riceve minimo 3700 franchi per 13 mensilità), al controllo della formazione continua di ogni medico, fino all’obbligo di sottostare alle decisione delle Commissioni interne. Queste commissioni dirimono vertenze che vedono coinvolti colleghi, collaboratori, e soprattutto valutano in maniera neutrale e gratuita eventuali diatribe tra dentisti e pazienti (i.e. tariffe, qualità del lavoro, ecc.), offrendo così una sorta di protezione post-cura e garazia di qualità". "Comportamenti come quelli descritti da La Regione – viene poi considerato – sarebbero senz’altro motivo di avvio di procedure di espulsione dall’associazione. Purtroppo, in casi riguardanti operatori non membri di Sso-Ticino (come nello specifico), l’Associazione non ha titolo per intervenire a tutela dell’utenza e dei pazienti. Resta comunque certamente a disposizione per dare un consiglio o per inoltrare eventuali segnalazioni a chi di competenza”.

In conclusione, viene rilevato che “in Svizzera la formazione di assistente dentale è un apprendistato con attestato federale di capacità. Alla fine dei  tre anni di apprendistato scuola-lavoro, una ragazza formata in Ticino o negli altri cantoni  è in grado di gestire la maggior parte delle attività di uno studio odontoiatrico. Eventuali capacità specialistiche vengono poi assimilate durante gli anni di pratica successivi".

La presa di posizione è sottoscritta da Lorenzo Reali, presidente Omdct e Davide Ferrari, presidente Sso-Ticino