Locarno

Locarno tappezzata di poesie

Nella casa per anziani
18 giugno 2016
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“Poesie da spargere nel mondo... Ovvero semi diversi”. È l'iniziativa lanciata dal docente Antonello Morea: quattro classi della scuola media di Locarno 2-Morettina (IA, IC, IIA e IIIA) nelle scorse settimane hanno letteralmente “tappezzato” le strade della città di testi poetici. Li hanno distribuiti ai passanti e lasciati sui parabrezza delle vetture, nelle cassette della posta e in tanti altri luoghi ben frequentati. Una benefica invasione di “gentilezza” su carta.
Sono state avvistate poesie su automobili dirette in Italia o a Ponte Brolla. «Siamo entrati in altre scuole, nella casa anziani, nell’ospedale tramite i volontari, in biblioteca, nella caserma dei pompieri. Abbiamo parlato con poliziotti, futuri insegnanti davanti al Dfa della Supsi, con nonni, nonne, operai, genitori, commercianti, turisti: in poche parole con chiunque ci capitasse a tiro». Prima d’iniziare questa particolare – e capillare – distribuzione, gli alunni hanno svolto ricerche in aula, affrontando temi e autori diversi, da Rodari a Prévert, da Michael Ende a Pascoli, passando per autori più impegnati, non solo sul versante ambientale, come Adriano Spatola, Luigi Grossi o Franco Fortini.
«Gli allievi sono subito entrati nell’ottica del nuovo linguaggio e del nuovo ordine di idee: la poesia rompe gli schemi, con la poesia possiamo entrare in contatto con l’altro, il diverso. La poesia è fatta di “semi di-versi”», aggiunge Morea. «Hanno ricopiato in bella copia un testo ciascuno, tra quelli a maggiore impatto civico e ambientale, disegnando sul retro del foglio un albero della vita, ognuno nel modo più personale e individuale possibile, riportando sempre il titolo della raccolta. Poi, dopo la stampa di mille fogli (80 per alunno), è partita la distribuzione». Si può quasi immaginare lo stupore di chi, concentrato sulle proprie faccende, è stato interrotto da chi, con candore, gli ha consegnato un componimento in versi. Il volantinaggio si è svolto sull’arco di quattro giornate in altrettante zone: Solduno, Quartiere Nuovo, Piazza Grande e Città Vecchia. Le reazioni? «C’è chi ha fatto razzia, chi a sua volta ha fotocopiato la poesia proseguendo in questa catena di Sant’Antonio e chi ha attaccato gelosamente il suo poema sul frigorifero di casa».