Locarno

Niente bordelli sul Piano, a Locarno la Commisione Pr non lascia spazio a dubbi

“Molestie immateriali”
(Gabriele Putzu)
25 settembre 2015
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Locarno non vuole lasciare nessuno spiraglio alla possibilità d’insediamento di case di malaffare sui suoi territori nel Piano di Magadino. La Commissione del Piano regolatore ha inserito clausole e freni nel rapporto del 31 agosto scorso, sulla revisione del Pr prevista per quelle aree. Ma ha formulato degli emendamenti tanto “pesanti” da indurre il Municipio a chiedere maggiore precisione.
In sostanza, la Commissione (relatori Lorenza Pedrazzini Ghisla e Giovanni Monotti) aveva introdotto il divieto di attività moleste nella Zona d’attività e servizio (Zas). Stando all’Esecutivo (che pure si dichiara d’accordo di togliere la terra sotto i piedi ai bordelli), tale misura “potrebbe limitare in modo significativo le possibilità d’insediamento per attività che a priori potrebbero rivestire un interesse economico importante per la nostra Città”. I commissari hanno quindi raccolto l'invito a riformulare l’emendamento e a trovare soluzioni per proibire la prostituzione “senza inficiare le possibilità di sviluppo dell’intera zona d’attività e servizi”. In altre parole: regolarizzare le attività che generano “molestie di natura materiale” e, parallelamente, escludere quelle che provocano “molestie di natura immateriale”. Fra queste ultime sono senz’altro da annoverare le case chiuse.