Grigioni

Esercito svizzero testa mini droni e sistemi antidroni a Hinterrhein

La Task Force Droni ha provato 11 modelli di sette aziende elvetiche per valutare controllabilità, robustezza e indirizzare acquisti flessibili

17 dicembre 2025
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L'esercito elvetico vuole aumentare la quantità di droni di produzione svizzera per ridurre la dipendenza dall'estero. Negli ultimi giorni la Task force Droni (TFD) ha svolto dei test tecnici con mini droni e sistemi di difesa prodotti in Svizzera a Hinterrhein (GR).

La piazza di tiro di Hinterrhein a oltre 1600 metri di quota è un luogo ideale per testare le capacità tecnologiche di mini droni e sistemi di difesa antidroni. Le pareti strette della vallata consentono di effettuare voli complessi, evitando che i droni volino via.

Nelle ultime due settimane la TFD ha testato undici droni prodotti da sette diverse aziende elvetiche. Una ditta del Canton Zugo, la ENS Dynamics, ha mostrato oggi ai giornalisti i suoi prototipi in uno scenario d'intercettazione. "È una grande occasione per noi poter fare dei test qui. In questo modo possiamo accumulare dati e portare avanti lo sviluppo del nostro prodotto", ha detto il CEO dell'azienda, Alexander Ens, aggiungendo che se tutto va secondo i piani i loro droni dovrebbero approdare sul mercato l'anno prossimo.

"Per noi si tratta di capire quanto siano adatti o meno alcuni produttori, principalmente svizzeri, a risolvere scenari militari", ha detto Kai Holtmann, managing director della TFD, a Keystone-ATS. Il focus è puntato su aspetti tecnologici e tecnici dei piccoli velivoli. I test servono alla TFD, in collaborazione con l'Esercito svizzero e partner esterni, a raccogliere dati sulla controllabilità, la robustezza, il comportamento di reazione e l'efficacia dei droni d'attacco e di difesa.

Dinamismo e flessibilità anche nell'acquisto

"I droni hanno cambiato completamente il campo di battaglia", ha dichiarato oggi ai media Andrea Marazzo, direttore del Centro svizzero dei droni e della robotica del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport. Per questo motivo, secondo Marazzo, è importante tenere d'occhio gli sviluppi nel campo tecnologico e dell'industria.

Questo dinamismo avrà un influsso anche sull'acquisto futuro dei droni. "Non ne compreremo 100'000 in una volta sola per poi stare tranquilli per i prossimi dieci anni, ma procederemo per tranche", ha continuato Marazzo, aggiungendo che nell'industria dei droni è necessaria una certa flessibilità.

La TFD è stata istituita la scorsa estate dall'Ufficio federale dell'armamento (armasuisse). L'obiettivo è riuscire a sviluppare in proprio droni di piccole e medie dimensioni e utilizzarli nell'esercito. Entro il 2027 le forze armate mirano a sviluppare in modo mirato le competenze nel campo della difesa dai droni.