Grigioni

A San Vittore tassa rifiuti verso un aumento del 100%

Lo propone il Municipio a partire dal 2023, indicando che l’utile Crer non può più essere utilizzato per permettere al servizio rifiuti di autofinanziarsi

22 novembre 2022
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A partire dal 2023 si profila per il Comune di San Vittore un aumento lineare della tassa rifiuti del 100%. Il Municipio propone la modifica all’assemblea comunale convocata lunedì 28 novembre alle 20 nella palestra comunale. L’esecutivo guidato dalla sindaca Nicoletta Noi-Togni chiede di approvare la proposta "considerato che il Dicastero gestione dei rifiuti deve autofinanziarsi mediante emolumenti o altre tasse conformemente al principio di causalità", scrive il Municipio nel messaggio sul Preventivo 2023 che stima un avanzo d’esercizio di circa 121mila franchi con mantenimento del moltiplicatore d’imposta al 75%.

Quale compenso per il fin qui mancato aumento della tassa, fino al 2022, indica il Municipio nel messaggio, veniva pareggiata la maggiore uscita del dicastero rifiuti tramite il versamento della gestione ordinaria di parte dell’utile della Corporazione dei Comuni del Moesano per la raccolta e l’eliminazione dei rifiuti (Crer). Nel novembre del 2021, in occasione del voto sul Preventivo 2022, di fronte alla proposta del Municipio di aumentare la tassa rifiuti del 150% l’assemblea comunale aveva deciso di continuare con questo meccanismo. Ma, scrive ora il Municipio a un anno da quella decisione, "in base ai disposti della legge federale e cantonale sulla protezione dell’ambiente, l’utile Crer deve essere registrato nella gestione generale (dicastero finanze) e non nel dicastero rifiuti".

Gli aumenti previsti per tutte le categorie

L’aumento del 100% della tassa rifiuti annuale comporterebbe un rincaro da 40 a 80 franchi per le famiglie; da 25 a 50 per le persone sole; da 110 a 220 per i ristoranti con meno di 50 posti; da 175 a 350 per i ristoranti con più di 50 posti; da 110 a 220 per i grotti; da 175 a 350 per i negozi; da 425 a 850 per le fabbriche; da 85 a 170 per ufficio postale, studi medici, fisioterapisti e terapisti; da 75 a 150 per uffici, parrucchieri, centri estetica e aziende agricole e vitivinicole; da 45 a 90 per i musei.

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