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Rifugi, ‘nel Moesano mancano oltre tremila posti protetti’

La sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni lancia l’allarme e chiederà lumi in Governo con un’interrogazione

(Ti-Press)
26 marzo 2022
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"Il Cantone dei Grigioni dispone di un’offerta sufficiente di posti nei rifugi per la popolazione grigionese". Questa frase, contenuta in una comunicazione relativa alla guerra in Ucraina diramata settimana scorsa dalla Cancelleria dello Stato del Canton Grigioni, ha lasciato di stucco la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni: «Un’informazione che non corrisponde alla realtà», obietta la granconsigliera dichiarandosi molto stupita: «Non riesco a capire sulla base di quali dati sia stata data questa indicazione errata. Cosa devo pensare, che si è voluto tranquillizzare la popolazione a tutti i costi? Non voglio certo creare allarmismo, ma questa informazione non è corretta».

Da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina effettivamente diverse persone s’interrogano sulla disponibilità di rifugi per la popolazione e sulla pianificazione dell’attribuzione, la quale verrebbe comunicata pubblicamente soltanto qualora la situazione di politica di sicurezza lo richiedesse in base alle valutazioni di competenza dell’Ufficio federale della protezione della popolazione. Quanto ai posti di protezione nel cantone retico, Noi-Togni è convinta che vi sia una grave carenza e la sua certezza si basa su una recente comunicazione ricevuta dall’Ufficio grigionese del militare e della protezione civile. Proprio due mesi fa a Roveredo, fa presente la sindaca, durante una presentazione ai Comuni l’Ufficio aveva illustrato, cifre alla mano, il numero dei posti mancanti nei rifugi di protezione civile. Per cercare di fare chiarezza Noi-Togni, in qualità di deputata, nella seduta parlamentare prevista il 19 aprile presenterà un’interrogazione. Tra le domande che intende porre: "Come vengono calcolati i posti di protezione? Vengono conteggiati tutti i rifugi o solo quelli comunali? Cosa intende fare il Governo per le situazioni di forte carenza di posti com’è il caso nel Moesano?".

Tutte le cifre Comune per Comune

Gli ultimi dati, esposti due mesi fa ai Comuni dall’Ufficio del militare e della protezione civile riportano queste cifre: a Roveredo mancano 647 posti, a Mesocco 519, a Lostallo 669, a Grono 496, a Castaneda 26, a Calanca 74, ad Arvigo e Braggio 62, a Cama 206, a San Vittore 220. Mancano all’appello i dati di Landarenca, Rossa e Buseno. «Non sappiamo come sia la situazione in quei Comuni, ma immagino che non sia affatto migliore», rileva Noi-Togni.

Nella nuova scuola ce ne saranno 250

Nel 2016 la Confederazione aveva scritto a San Vittore indicando la mancanza di 220 posti di Protezione civile nel Comune mesolcinese più meridionale e confinante col Ticino. «Era stato specificato che la responsabilità di costruire rifugi pubblici è dell’autorità comunale, tuttavia la Confederazione non aveva definito un termine di esecuzione. Mi era parsa un’indicazione un po’ superficiale, sintomo del fatto che la preoccupazione riguardo al tema non fosse molto sentita, a differenza di ora», fa presente la sindaca. In risposta il Municipio ha quindi deciso di creare 250 posti protetti nella prevista nuova scuola comunale da oltre 6 milioni di franchi i cui lavori inizieranno entro la fine di quest’anno. «La protezione della popolazione e tutto ciò che concerne la sicurezza delle persone per me viene sempre al primo posto», sottolinea Nicoletta Noi-Togni.

‘Che fine fanno i contributi?’

Con la sua interrogazione in Gran Consiglio la sindaca vuole fare chiarezza anche su un altro aspetto: «Quando i privati costruiscono un’abitazione o ingrandiscono un edificio devono realizzare anche dei posti di protezione civile, altrimenti devono pagare una tassa. Un importo che fino a qualche anno fa veniva versato al Comune, mentre oggi viene incassato dal Cantone». Noi-Togni vorrebbe dunque capire come vengono distribuiti questi contributi ai Comuni che s’impegnano a creare i posti protetti per la popolazione, com’è il caso di San Vittore che li inserirà appunto nella nuova scuola comunale.

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