Grigioni

Mesocco, sì alla progettazione del comparto ex stazione

Il Legislativo ha stanziato il credito: verso un restyling completo dell'intera area destinata a diventare un centro multiservizi e di ricezione turistica

10 settembre 2020
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Al Consiglio comunale di Mesocco piace l'intenzione municipale di far ridiventare “la Stazión” dell'ex Ferrovia mesolcinese il fulcro principale del paese, come lo è stata per 65 anni. Durante la recente seduta il Legislativo ha così votato un credito di 120mila franchi destinato alla progettazione definitiva dell'intero comparto. L'obiettivo è un restyling completo volto a convertire l’utilizzo degli stabili già presenti e cercando di rispettarne la valenza storico-architettonica. Il tutto orientato a ottenere un'area attiva e pulsante più ampia, comprendente le vicine case storiche di Piázza, l’archivio a Marca, le case a Marca, la casa di Circolo e la futura farmacia/centro medico. Sulla concretizzazione del progetto, che costerà più milioni, l'ultima parola spetterà alla popolazione.

Dopo la fase 1 ora si vuole di più

Gli stabili della ferrovia risalgono al 1906. Fino alla cessazione del traffico viaggiatori, avvenuto nel 1972, “la Stazión” ha fatto da centro dell’attività economica e sociale del villaggio altomesolcinese. In seguito la progressiva riduzione delle attività l'ha spinta ai margini, inducendo il Comune a comprarla nel 1987, per poi aggiungervi nel 2009 i nuovi magazzini comunali, pompieri e ambulanza e, nel 2018, la rimessa dei bus del trasporto pubblico. Ciò che ha ridato parzialmente vita alla zona. Si affronta ora il passo successivo, iniziato nel 2008 quando è stato proposto un concorso di architettura incentrato sul sulla riqualifica completa dell’area e della ridestinazione degli spazi, così da rispondere con la prima tappa alle esigenze del nuovo magazzino comunale e degli altri stabili per servizi. La rivitalizzazione del comparto si è invece arenata per motivi più che altro di natura finanziaria. Il concorso stesso prevedeva, per la seconda tappa, una sala multiuso/palestra, i locali della protezione civile e il magazzino forestale, e per la terza tappa l’amministrazione comunale e degli spazi commerciali privati, creando una nuova piazza. Dopo richieste di privati rivelatesi prive di sostanza, ora il Municipio ha ripreso in mano la situazione prevedendo l'inserimento di uffici e sale per l'amministrazione comunale, un café o negozio con prodotti locali, un ostello o una struttura ricettiva e una sala convegni per appuntamenti culturali e settimane di studio.

Verso un albergo diffuso recuperando vecchi stabili

Ulteriori 65mila franchi sono stanziati, sempre dal Cc, per finanziare l'accompagnamento e l’affinamento del progetto, in particolare per la creazione di un concetto di finanziamento e di gestione degli aspetti non strettamente legati alla gestione comunale. L'idea è che una Fondazione possa occuparsi del finanziamento tramite raccolta fondi e della futura gestione degli elementi culturali, ricettivi e storici del progetto,  aggiungendo anche la possibile riqualifica/adattamento dell’attuale casa comunale, la quale potrebbe diventare parte del concetto quale futura struttura ricettiva. Un concetto che potrebbe essere esteso ad altri stabili dismessi per la creazione di una sorta di albergo diffuso.

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