Grigioni

Gli animali sequestrati sono una settantina

Il veterinario cantonale Giochen Bearth spiega che le 16 specie trovate in una casa in Mesolcina sono state scoperte in seguito al morso di un cane

Polizia GR
8 marzo 2019
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È stato un ritrovamento del tutto casuale, che ha però portato a uno dei sequestri più importanti mai avvenuti alle nostre latitudini. Come appreso dalla 'Regione', gli animali sequestrati ieri in un'abitazione della Mesolcina sono una settantina. Non è la prima volta che il Canton Grigioni si trova confrontato con episodi relativi ad animali esotici, spiega da noi contattato il veterinario cantonale grigionese Giochen Bearth, ma di certo Coira non ha mai trattato un caso di questa portata.

Il tutto, sottolinea Bearth, è stato scoperto in maniera del tutto casuale. Martedì il cane della proprietaria – una cittadina svizzera – ha morso una persona causandole ferite di media gravità. Essendosi il ferito recato dal medico, è scattata la procedura volta a chiarire i motivi che hanno portato al morso. Il tipo di cane non viene reso noto, sottolinea Bearth, non essendo in vigore nei Grigioni alcuna lista di razze pericolose. "Quando riceviamo una segnalazione del genere dobbiamo verificare cosa sia successo e in alcuni casi anche effettuare un sopralluogo nel luogo in cui viene tenuto il cane per capire come mai l'animale si sia comportato così", spiega Bearth.

Una volta giunto sul posto l'Ufficio per la sicurezza delle derrate alimentari e la salute degli animali dei Grigioni si è trovato dinanzi a una situazione talmente drammatica che ha richiesto un intervento urgente avvenuto ieri, ovvero la confisca di animali di 16 differenti specie, esotiche e non: in collaborazione con la Polizia grigionese sono stati trasportati nei pressi di Coira diversi tipi di serpenti, iguane verdi, pogone, gechi, ragni, gatti, un pappagallo, un coniglio e tartarughe. Sono stati inoltre rinvenuti tre rettili morti. "Non eravamo a conoscenza che tale proprietaria avesse al suo domicilio un numero così elevato di animali", sottolinea il veterinario cantonale. Al di là della quantità, a contribuire a rendere drammatica la situazione era l'assenza di acqua e cibo, nonché la mancanza di cure adeguate. "Li teneva in casa sua in condizioni igieniche disastrose", fa notare Bearth.

Stando alle informazioni raccolte finora dalle autorità grigionesi, non risulterebbe che la proprietaria detenesse gli animali per motivi commerciali, ma solo per una collezione personale. Per quanto riguarda il cane protagonista del morso, una procedura separata dovrà stabilire se è necessario anche il suo sequestro. Ora la proprietaria rischia una multa per contravvenzioni contro la legge sulla protezione degli animali. È però ancora da stabilire per quanti degli animali sequestrati fosse necessario il permesso di detenzione. Il veterinario cantonale aggiunge comunque che i primi controlli hanno permesso di appurare che la donna ne fosse in ogni caso sprovvista. È ancora presto per fare previsioni, ma una volta ricevute le cure adeguate è probabile che gli animali che sopravvivranno verranno affidati a nuovi proprietari. Per quanto riguarda la sicurezza della popolazione, Bearth assicura che non vi è mai stato pericolo.

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