Bellinzonese

A Claro seconda opposizione e 621 firme contro l’antenna 5G

La compagnia telefonica Salt ha depositato un’altra domanda di costruzione dopo aver ritirato la prima. Monta la protesta

17 dicembre 2025
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A Claro la compagnia telefonica Salt non demorde. Ma nemmeno gli scettici sulla tecnologia 5G indietreggiano. Pertanto di fronte alla recente seconda domanda di costruzione per un’antenna di telefonia mobile, depositata in novembre, una parte di popolazione si è ulteriormente mobilitata con una nuova opposizione corredata di 621 firme, una trentina in più delle 580 che erano state raccolte a inizio anno in occasione della prima domanda di costruzione che Salt aveva poi ritirato in estate a seguito delle proteste. L’impianto è tutt’oggi previsto in via alla Necropoli, nella zona artigianale, nella fascia compresa tra la linea ferroviaria e la strada cantonale, ad alcune decine di metri dalle prime abitazioni.

Creata un'associazione

L’opposizione si è peraltro arricchita di un ulteriore passo, l’istituzione dell’associazione ‘Stop 5G a Claro’. Segnale evidente di un disagio diffuso e di una crescente mobilitazione popolare, si è subito attivata nella ricerca di adesioni anche con lo scopo di raccogliere contributi finanziari per coprire i costi della prima e seconda opposizione. La quale, articolata in 25 pagine, contesta nel dettaglio il progetto sotto diversi profili tecnici, giuridici e paesaggistici, fornendo argomentazioni ritenute dall'associazione solide e documentate. A suo dire i motivi per respingere la domanda di costruzione sono molteplici e sostanziali, tali da rendere incompatibile l’installazione dell’impianto con il contesto urbano e ambientale circostante. La decisione, a questo stadio, compete al Municipio di Bellinzona.