L’appello della famiglia Mariotta di Dangio, secondo cui ‘trasgredire le leggi, anche quelle del buonsenso, non è mai una buona cosa. Fatevi aiutare’

Tanti occhi lucidi hanno salutato Timothy Mariotta nella chiesa di Dangio dove sabato si è svolto il funerale. Il 16enne morto nell'incidente dello scorso weekend a Torre ha lasciato un vuoto enorme, sottolinea la sua famiglia in una nota inviata ai media. Un comunicato che termina con un appello ai giovani. E che evidenzia l'affetto percepito. “Lo conferma la folla presente, che dalla mattina presto ha voluto portargli l’ultimo saluto prolungando il momento di raccoglimento della fiaccolata organizzata venerdì sera”.
Timothy avrebbe compiuto 17 anni il 23 dicembre. Apprendista polimeccanico al terzo anno nel ramo ferroviario, ha lasciato non solo la sua famiglia, suo punto di riferimento fisso, ma tutta una comunità sottosopra: “Era infatti sempre benvoluto, il suo sorriso e la voglia di vivere sapevano mettere allegria tra le persone che frequentava sul posto di lavoro e sui campi da calcio, fra le sue passioni. Come ogni ragazzo della sua età era pieno di sogni e voglia d'imparare”.
La famiglia evidenzia le testimonianze d'affetto ricevute. Frasi che aiutano a sopportare il vuoto. “Timothy resterà per sempre nei nostri cuori, la sua presenza ha cambiato il nostro modo di amare e di guardare la vita. Era un ragazzo d’oro, intelligente e sensibile che portava con sé una semplicità che scaldava, un sorriso che arrivava dritto al cuore, quella maniera tutta sua di farci sentire meno soli anche nei giorni difficili. Quello rimarrà, anche adesso. Rimarrà forte e il suo ricordo continuerà a illuminare le nostre vite”. Ringraziando amici, colleghi, autorità e istituzioni per l’affetto, la vicinanza e il sostegno ricevuti, la famiglia rivolge un pensiero particolare a tutti coloro che, arrivati sul posto dell’incidente, hanno fatto il possibile per salvare i due ragazzi (il coetaneo che si trovava a bordo della vettura è rimasto ferito).
Un pensiero di speranza della famiglia va pure «a tutti i giovani che stanno attraversando questa fase della loro vita, così emozionante e piena di scoperte, affinché sappiano fermarsi un attimo a riflettere prima di compiere quel passo che a volte purtroppo porta a conseguenze irrimediabili. Trasgredire le leggi, anche quelle del buonsenso, non è mai una buona cosa. Fermatevi qualche secondo, pensate alla tragedia che si può nascondere nelle vostre scelte, fatevi aiutare. Noi genitori non vi vogliamo perfetti, ubbidienti soldatini o inebetiti esecutori di ordini. Vi vogliamo vivi! Solo così la tragica morte di nostro figlio Timothy potrà avere un minimo di senso».