Il presidente del Football club Aquila ricorda il 16enne morto fra le lamiere della vettura uscita di strada a Torre durante la notte

«Era una bandiera della nostra prima squadra e del settore giovanile, un ragazzo d’oro che insieme alla sua famiglia ha dato molto al club contribuendo a rilanciarlo e a tenerlo in piedi». Non nasconde la commozione Giuseppe Buzzi, presidente del Football club Aquila, il sodalizio nel quale giocava il 16enne di Dangio morto questa notte in un incidente della circolazione verificatosi a Torre. «Faceva l'apprendista in ambito ferroviario, abitava vicino al campo di calcio ed è cresciuto in questo bellissimo ambiente. Per noi lui era una colonna, giocava come centrocampista offensivo, ma si occupava anche di altre mansioni, come preparare il prato in vista delle partite. Uno di quei ragazzi preziosi, e ce ne sono come lui qui in valle, non si pensi, perché siamo una grande famiglia, c’è affiatamento. E i ragazzi ne fanno parte a tutti gli effetti, sono coinvolti. Lui era un esempio per tutti, sempre in prima fila».
Ricordando il giovane morto, Buzzi evidenzia che «si poteva sempre fare affidamento su di lui. E anche in futuro sarebbe stato pronto a tirare il carro, o quanto meno a dare una mano. Una garanzia. E con lui la sua famiglia, il cui ruolo è determinante anche nelle cose pratiche, come ad esempio lavare le tute e molto, molto altro. Tante cose che messe insieme fanno la differenza fra barcamenarsi e fare bene. E lui lo sapeva bene. Ci mancherà tantissimo e per noi tutti oggi è una bruttissima giornata».
Per quanto riguarda la dinamica, non è dato a sapere con esattezza quale dei due 16enni fosse al volante della vettura. Di sicuro nessuno aveva la patente. Stando a una testimonianza raccolta dalla ‘Regione’, è quasi certo che guidasse il giovane salvatosi, anch'egli della zona. L'auto apparteneva a suo fratello ma non si sa se gliel'abbia presa a sua insaputa. Ci viene anche spiegato – ma sono solo voci – che a bordo sembrava esserci un terzo giovane, a quanto parte dileguatosi. Di sicuro i due 16enni hanno trascorso insieme la prima parte della serata a Locarno, poi sempre con la medesima auto si sono diretti in un bar di Olivone. Infine la disgrazia.
Stando a una prima ricostruzione il conducente ha perso il controllo del veicolo uscendo di strada sulla sinistra mentre stava scendendo in direzione di Acquarossa, ribaltandosi e finendo in un prato rialzato rispetto alla carreggiata, a pochi metri dal ristorante La Baracca. La vettura ha poi preso fuoco. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale, i pompieri di Blenio e i pompieri di Biasca, nonché i soccorritori di Tre Valli soccorso. Stando a una prima valutazione medica, l'altro giovane ha riportato ferite giudicate non serie ed è stato trasportato in ambulanza all'ospedale. Per prestare sostegno psicologico è stato richiesto l'intervento del Care Team.