Dovrebbe essere operativo da agosto 2026 per circa due anni all’ex Stallone. Poi verrà trasferito in un prefabbricato allo stadio comunale fino al 2030
Di un centro giovanile a Bellinzona si discute ormai da oltre un decennio. Dopo svariate ipotesi su possibili ubicazioni, finalmente ora ci sono indicazioni riguardo a una soluzione concreta e soprattutto tempistiche più precise. «La realizzazione è prevista all’ex Stallone e avverrà in due fasi distinte», spiega a ‘laRegione’ il municipale Renato Bison, capodicastero Educazione, cultura, giovani e socialità. «Nella prima fase, riservata l’approvazione dei competenti uffici cantonali, creeremo un centro provvisorio, mentre la seconda sarà dedicata alla ristrutturazione completa dell’edificio, offrendo così un luogo definitivo».
Il centro provvisorio dovrebbe essere operativo da agosto 2026 per circa due anni, prima di trasferirsi temporaneamente in un prefabbricato allo stadio comunale, dove rimarrà fino al 2030. Nel frattempo l’edificio di proprietà della Città situato in via Lavizzari fra lo stadio, la Scuola media 1 e BancaStato verrà ristrutturato. «Il centro giovanile definitivo troverà quindi casa definitivamente all’ex Stallone, in una zona tranquilla e comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici. Pur essendo in un’area centrale, la sua posizione è sufficientemente discosta dalle abitazioni, ciò che dovrebbe facilitare la convivenza di queste due realtà», evidenzia Bison.
Per il centro provvisorio i termini previsti sono attendibili, purché non si verifichino ricorsi contro le procedure amministrative e l’Ufficio sanità cantonale conceda le necessarie deroghe per l’utilizzo temporaneo della struttura. Mentre riguardo al centro definitivo ci sono maggiori incertezze legate all’iter amministrativo: «Il licenziamento e l’approvazione del messaggio municipale per la realizzazione sono previsti tra agosto e dicembre. Attualmente stiamo aggiornando lo studio di fattibilità, che richiede un importante approfondimento sul fronte dell’archivio storico che verrebbe inserito al pianterreno».
Le tempistiche sono in ogni caso legate al trasferimento delle Elementari di Sementina nel nuovo edificio scolastico in fase di realizzazione al Ciossetto. Il trasloco renderà infatti disponibili gli spazi alle varie associazioni che dovranno lasciare l’ex Stallone per consentire l’avvio dei lavori. Sodalizi che avranno quindi una nuova ‘casa’ non più nel centro città ma in un quartiere. «Purtroppo non vi sono soluzioni alternative. Sono consapevole che tale sistemazione potrebbe risultare poco gradita, ma è attualmente l’unica via percorribile. Con la pubblicazione del nuovo concorso per le concessioni 2025-26 degli spazi comunali affittati alle associazioni verrà indicata questa circostanza». Per la Civica Filarmonica lo spostamento a Sementina sarà provvisorio, poiché nel 2030 potrà tornare nell’ex Stallone completamente rinnovato.
Tuttavia, dato che il centro giovani provvisorio sarà operativo da agosto 2026, le associazioni non dovranno più lasciare la sede entro questo giugno, come inizialmente previsto e a loro indicato, ma ci sarà la possibilità di prolungare il contratto di alcuni mesi. Potranno quindi continuare a occupare gli spazi da settembre 2025 ad aprile 2026, dopodiché, dal 1° maggio 2026 dovranno trasferirsi a Sementina. Qualora il trasferimento delle scuole dovesse subire un ritardo di due mesi, l’apertura del centro giovani provvisorio slitterebbe di tre mesi, poiché ai due mesi operativi si aggiungerebbe il mese di agosto, non conteggiabile nella programmazione dei lavori.
Il centro che verrà realizzato all’ex Stallone, tiene a precisare Bison, non sarà autogestito: «C’è una grande differenza tra un centro giovanile e un centro giovani autogestito, in particolare nell’età dell’utenza, nella gestione e nel contenuto delle attività proposte». I centri giovanili, come quello in progetto all’ex Stallone, accolgono ragazzi tra gli 11 e i 20 anni: «Offrono attività supervisionate da personale qualificato e si conformano a regole ben precise che escludono, ad esempio, il consumo di alcool e sostanze all’interno della struttura, in un’ottica di prevenzione da dipendenze. I centri autogestiti, invece, si rivolgono generalmente a un pubblico adulto, a partire dai 18 anni, e offrono spazi gestiti autonomamente dagli utenti stessi, dove il consumo di alcool può essere tollerato, seppur regolamentato», spiega Bison. Queste due tipologie di strutture hanno obiettivi distinti, evidenzia il municipale: un centro giovanile si concentra sull’educazione e sulla crescita personale in un contesto protetto, mentre un centro autogestito mira a offrire maggiore libertà e autonomia, spesso con una forte componente di svago e divertimento. «Si tratta quindi di due modelli diversi che rispondono a esigenze differenti, una scelta che deve essere presa a monte e con chiarezza, evitando di confondere le due realtà».
All’ex Stallone si svolgeranno quindi attività educative, ricreative, sportive e culturali, sempre sotto la supervisione di personale qualificato che avrà il compito di organizzare laboratori, eventi, iniziative oltre a fornire supporto educativo e sociale. «La posizione strategica in centro città, in una zona facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, lo renderà un punto di incontro ideale per i giovani, garantendo loro un ambiente sicuro e regolamentato, in conformità con le normative cantonali. Un luogo dove i ragazzi potranno sviluppare competenze, esprimersi e creare legami significativi».
Negli ultimi anni erano state individuate diverse possibili sedi per il centro giovani. Ricordiamo che nel febbraio 2023 una mozione presentata in Consiglio comunale proponeva di realizzarne uno, ma autogestito, al primo piano dell’ex Birreria di Carasso. Tuttavia il Legislativo aveva respinto la proposta con 38 voti contrari, 8 favorevoli e 5 astenuti. Le motivazioni alla base del rifiuto erano legate allo stato di degrado dell’edificio e alla previsione di altri utilizzi futuri per l’area.
Nella ricerca dell’ubicazione adatta per un centro giovanile (quindi rivolto alla fascia di età 11-20 anni) è stata coinvolta la Commissione giovani di Bellinzona, che dopo aver esaminato diverse potenziali sedi, tra cui uno stabile di proprietà della Città in viale Portone – dopo valutazioni ritenuto inadatto a causa della vicinanza alla strada e ad abitazioni –, ha valutato come fattibile l’idea di prevederlo all’ex Stallone, sia per la posizione che per il potenziale di riqualificazione dello stabile. «La realizzazione di un centro giovanile rappresenta un ulteriore importante passo nella politica di prevenzione messa in atto da alcuni anni dalla Città, che si intende perseguire anche in futuro a beneficio dell’intera società», conclude Bison.