Il Gran Consiglio ha accolto all'unanimità una terza serie di misure nell'ambito del Programma di agglomerato di terza generazione
Via libera ai crediti per favorire la mobilità (pubblica, privata e traffico lento) nel Bellinzonese. Oggi, 21 gennaio, il Gran Consiglio ha infatti accolto all’unanimità la progettazione e la realizzazione di una terza serie di misure del Programma di agglomerato del Bellinzonese di terza generazione (Pab3), per un investimento totale di 17,5 milioni di franchi, per un totale di 27,02 milioni. Più precisamente 7,67 milioni sono previsti per realizzare un nuovo nodo intermodale alla stazione di Giubiasco che avrà quale elemento principale una pensilina a forma di ‘goccia’ attorno alla quale transiteranno e si fermeranno i bus delle varie linee del trasporto pubblico. Un credito di 6,9 milioni consentirà invece di procedere alla riqualifica della strada cantonale tra Monte Carasso (via El Stradún) e Sementina (via Locarno). In questo caso l’intervento prevede la riconfigurazione del campo stradale grazie all’introduzione del concetto di ‘asse urbano’: l’obiettivo è quello di ridurre la larghezza dello spazio destinato alla circolazione veicolare, destinando questi spazi ai marciapiedi e quindi ai pedoni. Altri 3,32 milioni serviranno per la progettazione stradale e la realizzazione di un nuovo capolinea bus nel quartiere di Camorino, nonché per il risanamento e la riqualifica del tratto stradale In Cumlina sempre a Camorino, e infine per il miglioramento dell’accessibilità pedonale e ciclabile alla fermata Tilo di Castione-Arbedo, nei pressi dell’area delle nuove Officine Ffs. Secondo quanto stabilito dalla Convenzione tra Cantone e Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese (Crtb), i costi delle opere – dedotto il contributo della Confederazione – sono suddivisi in ragione del 65% a carico del Cantone e del 35% a carico dei Comuni. Salvo imprevisti in fase di procedura, i lavori dovrebbero prendere avvio entro la fine del 2025.