Unione d'intenti per ribadire l'urgenza del progetto dopo il ‘no’ popolare all'estensione della rete autostradale. Si attende Bellinzona
Locarno, Cadenazzo e Gambarogno hanno accettato la proposta di aderire a una presa di posizione congiunta sul tema del Progetto di collegamento A2-A13. Chiamati in causa da Sant'Antonino, i tre Comuni hanno deciso di unirsi per “ribadire con fermezza l’urgenza del progetto”, dopo l’esito negativo della votazione federale del 24 novembre riguardante il potenziamento delle strade nazionali. Si rimane in attesa di una risposta da parte della Città di Bellinzona. A quel punto dovrebbe essere organizzato un incontro per capire come abbozzare le richieste all'indirizzo delle autorità federali.
La comunicazione è stata fornita dal sindaco Simona Zinniker durante la seduta del Consiglio comunale di lunedì 20 gennaio. Nelle scorse settimane, ricordiamo, il locale Municipio si era già mosso interpellando l’Ufficio federale delle strade (Ustra), responsabile del progetto per il collegamento veloce fra Locarnese (A13) e Bellinzonese (A2). Il Comune ripone infatti molte attese nell’allacciamento diretto in galleria che porterebbe un alleggerimento viario sulla ‘tirata’ a quattro corsie che verrebbe declassata a semplice strada cantonale a tutto vantaggio della vivibilità della zona residenziale dal profilo ambientale e fonico. Il timore dell’esecutivo locale è che il progetto, di cui si parla ormai da decenni, non venga più realizzato.
Da parte sua, Ustra aveva risposto che attualmente non è in grado di pronunciarsi sulla richiesta di far avanzare, tantomeno celermente, l’iter del collegamento A2-A13. Sollecitato dalla redazione, il direttore della filiale per la Svizzera italiana Marco Fioroni spiegava infatti che “l’esito della votazione popolare del 24 novembre rappresenta un punto cruciale nella valutazione generale e strategica relativa allo sviluppo della politica dei trasporti su scala nazionale. Una questione di competenza politica, a questo stadio, più che tecnica”. Per potersi pronunciare, Fioroni indicava la necessità di attendere riscontri dal Consiglio federale. “In questo momento non sono in grado di dire nemmeno se e quando potremo sottoporre a Berna il progetto generale A2-A13 per approvazione”, concludeva il direttore, riconoscendo che il ‘no’ popolare “ha creato grande incertezza”.
«Personalmente sono molto preoccupato – dice Simone Gianini, presidente uscente della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese che al suo interno non ha ancora affrontato il tema dopo il voto del 24 novembre, ma lo farà prossimamente –. Già prima della votazione popolare – aggiunge Gianini, che siede anche in Consiglio nazionale – avevo cercato di rendere attenti che quel voto, benché non riferito specificatamente al progetto A2-A13, sarebbe stato un passaggio fondamentale. Il ‘no’ a livello nazionale, che rimette in discussione anche tutta la pianificazione dei progetti futuri, sommato a quello regionale (i Comuni del Locarnese e Bellinzonese hanno pure espresso un voto negativo, ndr), rende tutto maledettamente più difficile. Oltre a tenere alta l’attenzione sull’esigenza di questa realizzazione, bisognerà trovare un modo per uscirne a livello federale, ripensando cioè l’intero approccio alla realizzazione di importanti infrastrutture di mobilità e combinando progetti come questo assieme ad altri, magari non soltanto prettamente stradali, in altri Cantoni, perché a questo punto sarà ben difficile che da solo passi tutti gli scogli istituzionali».
Durante la seduta il Legislativo di Sant'Antonino ha dato via libera a un credito di 135mila franchi per la progettazione di massima e definitiva della sistemazione degli spazi pubblici esterni nell’ambito della progettazione della nuova Scuola dell’infanzia. L'operazione è focalizzata sulla realizzazione di un'area polivalente e accessibile a tutti i cittadini, comprendente una piazza pubblica che possa ospitare attività sportive leggere, come un canestro da basket e tavoli per il tennis da tavolo, un giardino didattico, aree di parcheggio, una fermata dell’autobus e la sistemazione dei marciapiedi.
Approvato anche un credito di 50mila franchi destinato allo studio specialistico per la viabilità del comparto scolastico. L'operazione prevede, in primo luogo, interventi di progettazione finalizzati al riassetto viario dell’area scolastica, coinvolgendo via Campo Sportivo, via Canvera, via delle Scuole e le intersezioni strategiche con via Redondon e via Campaccio. L’adeguamento della fermata del bus presente nell’area, che sarà conforme alla Legge sui disabili rappresenta un altro tassello fondamentale per migliorare l’accessibilità per tutti, incluse le persone con mobilità ridotta. Inoltre si procederà con la riorganizzazione dell’area di parcheggio pubblico situata a lato della carreggiata, in modo da garantire un’adeguata disponibilità di posti auto nei pressi del nuovo edificio della Scuola dell’infanzia.
Via libera anche al credito di 70mila franchi per la sostituzione del sistema di trasmissione dati di gestione dell’acquedotto e al credito di 55mila franchi per la posa dell’illuminazione pubblica su via Industrie e via Lischedi in corrispondenza del nuovo stabilimento Galliker Trasporti SA.
Presentate anche due mozioni firmate dalla Lista Civica 6592. La prima riguarda la richiesta di un credito di 40mila franchi per realizzare un parco fitness, mentre la seconda chiede la revisione del Regolamento comunale in merito al finanziamento dell'ente pubblico ai gruppi in Consiglio comunale. Regolamento che prevede il versamento di una somma annua per gruppo di 2'000 franchi, più un supplemento annuo per ogni proprio consigliere di 200 franchi.