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Aumentano i cani migliora il soccorso

In vista del nuovo ente unico cantonale e della revisione della legge sulla protezione animali, la Spab è pronta alla sfida e pianifica delle assunzioni

22 gennaio 2025
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Il Ticino è un paese per cani. Se alla fine dello scorso anno i numeri hanno evidenziato a livello svizzero un calo di circa duemila unità, a livello cantonale le cifre mostrano una continua crescita: gli animali hanno raggiunto quota 34’600. Escludendo i minorenni e gli over 85, «su un totale di 250mila potenziali detentori di cani possiamo stimare una media di un animale ogni 7,2 abitanti. È moltissimo. A titolo di paragone basti pensare che a Zurigo è registrato un cane ogni 9,9 abitanti». A fornirci questi dati è Emanuele Besomi, presidente della Società protezione animali di Bellinzona (Spab), che tiene a evidenziare quanto in un cantone ad ‘alta densità canina’ sia importante disporre di strutture in grado di gestire questi numeri. Animali che «generano anche un indotto economico di milioni di franchi: basti pensare ai veterinari che li curano, al cibo per animali, alle toelettature, ai negozi che vendono oggetti e giochi per animali, agli educatori cinofili, ai dog sitter e alle pensioni per animali».

La presenza di molti animali sul territorio, fa presente, comporta però anche bisogni e necessità a cui bisogna poter rispondere. Perciò il presidente della Spab si è a lungo battuto affinché il Consiglio di Stato creasse un gruppo di lavoro che analizzasse la situazione ed elaborasse strategie per meglio coordinare gli interventi di soccorso degli animali sul territorio. Il gruppo di lavoro – composto da protezioni animali riconosciute, i Comuni tramite due rappresentanti (Associazione dei Comuni e Unione dei segretari comunali), la Polizia cantonale, l’Ufficio caccia e pesca e l’Ufficio del veterinario cantonale – è stato effettivamente costituito tre anni fa e ha permesso al Dipartimento sanità e socialità (Dss) di elaborare il progetto di messaggio governativo. Conclusa lo scorso settembre la fase di consultazione – che è stata aperta ai Comuni, alle loro associazioni ed enti, alle Spa riconosciute e a tutti gli altri partner coinvolti nella gestione, la tutela e il soccorso agli animali – il messaggio dovrebbe essere condiviso e discusso dal Consiglio di Stato proprio in questi giorni, per poi essere sottoposto prossimamente al Gran Consiglio.

Un unico ente di soccorso e una nuova legge

Il progetto prevede l’istituzione di un ente unico coordinatore che possa rispondere alle esigenze di riorganizzazione del soccorso animali, oltre che alla costituzione di un fondo dedicato e all’introduzione di un corso formativo di base per i detentori di cani. A loro volta le varie protezioni animali continueranno ad avere un ruolo attivo sul territorio, appunto meglio coordinato sia nell’attività corrente sia soprattutto nelle urgenze. “Il soccorso agli animali è essenziale per garantire il loro benessere e la sicurezza pubblica, prevenendo incidenti e diffusione di malattie, nonché promuovendo condizioni di vita e di tenuta dignitose”, si legge nel progetto di messaggio. “Le leggi vigenti prevedono interventi tempestivi e adeguati, stabilendo linee guida per una collaborazione efficace tra autorità e organizzazioni per la protezione degli animali”. In Ticino il numero degli animali domestici, in particolare dei cani, è nettamente aumentato negli ultimi dieci anni. Al contempo, le nuove normative federali impongono alle autorità interventi più incisivi e requisiti più restrittivi per chi lavora in questo ambito, a tutela del benessere degli animali. “Risulta pertanto indispensabile consolidare le attività e aggiornare l’attuale impianto normativo e organizzativo cantonale, risalente agli anni Novanta”.

A questo scopo nel 2022 il Consiglio di Stato ha istituito un gruppo di lavoro che ha analizzato le attività delle sei Spa attive in Ticino negli ultimi dieci anni, individuando le azioni necessarie a migliorare la collaborazione fra i vari enti nella gestione degli animali e chiarendo le rispettive responsabilità. Il rapporto finale è stato approvato a novembre 2023 dal governo, che ha incaricato il Dipartimento sanità e socialità di approfondire i possibili scenari di finanziamento, coinvolgendo la piattaforma Cantone-Comuni. “La proposta formulata – rileva il governo – permetterà di migliorare l’attuale gestione e garantirà una serie di interventi, grazie all’istituzione di un ente unico e di un fondo dedicato, volto a sostenere le attività di prevenzione e fornire le competenze nonché le risorse quali strutture e attrezzature”.

Tra le misure proposte dal CdS figura inoltre l’introduzione della procedura disciplinare semplificata, dell’obbligatorietà di un corso formativo di base gratuito al momento della prima detenzione di un cane, e della possibilità per il veterinario cantonale di costituirsi quale accusatore privato nei procedimenti penali per violazione della legislazione veterinaria, allo scopo di rafforzare la tutela e la salvaguardia degli animali. Queste misure, già oggetto di atti parlamentari approvati dal Gran Consiglio, saranno garantite dagli incassi della tassa cani, che dovrà essere adeguata e ripartita differentemente.

La tassa ripartita differentemente

«La creazione di un nuovo ente di soccorso organizzato a livello cantonale sarà una prima in Svizzera», sottolinea con soddisfazione Besomi. Col gruppo di lavoro «abbiamo analizzato i modelli presenti negli altri cantoni ma non abbiamo riscontrato nulla di questo genere. La formula individuata è stata ritenuta la più adatta a rispondere alle esigenze del soccorso degli animali in Ticino». Tra l’altro con questa soluzione non si andranno a chiedere più soldi ai cittadini ma verrà semplicemente ripartita differentemente la tassa sui cani che confluirà in un fondo che permetterà così il finanziamento del nuovo ente di soccorso.

Nuovo apprendistato

Obiettivo diventare azienda formatrice

La Spab attualmente stipendia due dipendenti (un guardiano di animali e un tuttofare), e si sta attivando per poterne assumere un terzo con ruolo di guardiano. «Inoltre ci stiamo organizzando per poter dal 2026 diventare azienda formatrice per apprendisti come guardiano di animali», spiega il presidente. Anche a livello svizzero vi sono delle novità, essendo stato recentemente avviato un sondaggio per capire se vi è la necessità di introdurre una nuova figura professionale: il soccorritore professionista per animali. Una figura con le competenze necessarie per il primo soccorso salvavita sul posto. «La nostra società si è detta disponibile a partecipare a un gruppo di lavoro se questo verrà creato, in quel caso porteremo oltralpe la voce del Ticino», rileva Besomi.