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Ferriere Cattaneo, obbligo di dezonare? Arriva il secondo ‘no’

In Consiglio comunale a Bellinzona anche la Commissione del Pr assicura che non si dovrà compensare con delle superfici edificabili

(Ti-Press)
21 gennaio 2025
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E due. In Consiglio comunale a Bellinzona dopo la Commissione della gestione anche quella del Piano regolatore, pure a maggioranza, concorda sul fatto che il nuovo quartiere misto previsto al posto delle Ferriere Cattaneo di Giubiasco non comporterà la necessità di dezonare (convertire in non edificabili terreni che lo sono) per compensare quanto verrà costruito. Una compensazione, ricordiamo, temuta da molti proprietari e privati viste le restrittive norme dettate dalla Confederazione e che i Cantoni sono tenuti ad applicare nei rispettivi Piani direttori, intervenendo appunto con dei correttivi. “Il dimensionamento delle zone edificabili – si legge nel rapporto che invita il Cc a votare la variante – è stato valutato in conformità ai parametri aggiornati della scheda R6 ‘Sviluppo degli insediamenti e gestione delle zone edificabili del Piano direttore cantonale’ approvata dal Gran Consiglio il 21 giugno 2021. Questo studio, incluso nella variante di Pr delle Ferriere del settembre 2024, ha confrontato le previsioni di sviluppo demografico e occupazionale per i prossimi 15 anni col fabbisogno edificatorio”, così come sancito dalla Legge federale sulla pianificazione del territorio. “Il documento di verifica è stato trasmesso alla Sezione dello sviluppo territoriale nel maggio 2022 per una valutazione di plausibilità”. Orbene, prosegue il rapporto commissionale, il Piano di quartiere del comparto Ferriere “non prevede un incremento delle unità insediative rispetto alla situazione attuale. Non vi sono ampliamenti delle zone edificabili né presenza di terreni liberi non edificati, poiché l’area è già completamente urbanizzata. Pertanto, la variante non incide significativamente sul dimensionamento complessivo del Pr e non sussistono obblighi di verifica ulteriori”.

A loro volta, sentiti dalla commissione, il sindaco e il capodicastero Territorio “hanno ribadito che non sono previsti dezonamenti poiché le zone edificabili di Bellinzona non risultano sovradimensionate. È stato inoltre confermato che il cambio di destinazione di circa 27’000 metri quadrati delle Ferriere da zona industriale a zona residenziale intensiva, con una superficie utile lorda potenziale di circa 41’000 metri, non comporterà un aumento della superficie residenziale complessiva né limiterà le possibilità edificatorie attuali del Comune”. La maggioranza commissionale conclude osservando che “il potenziale edificatorio massimo è stato calcolato considerando la Sul complessiva. Con l’attuale Pr, applicando i parametri per le zone lavorative del Pd, il comparto Ferriere risulterebbe in grado di ospitare 1’112 unità insediative. La variante, che prevede destinazioni miste residenziali, artigianali e commerciali, riduce questa cifra a 708 unità insediative”. Molto meno insomma del consentito.

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