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Code al Gottardo e San Bernardino: verso divieti sulle cantonali

La Commissione trasporti del Consiglio nazionale ha votato una mozione contro il traffico parassitario e invita a respingere l’iniziativa del Canton Uri

Una scena che si ripete da decenni
(Ti-Press)
14 gennaio 2025
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Sulle ‘strade cantonali di grande transito’ in prossimità del San Gottardo e del San Bernardino potrebbe venire introdotto il divieto temporaneo di circolazione (attualmente non contemplato dall’Ordinanza federale che le riguarda) per preservarle dal traffico parassitario quando le autostrade A2 e A13 sono congestionate. Il divieto riguarderebbe il transito turistico ma non i residenti e i fornitori. Questo il senso della mozione votata oggi a Berna dalla Commissione trasporti e telecomunicazioni del Consiglio nazionale espressasi a stretta maggioranza con 13 sì, 11 no e un’astensione. La proposta – che al Sud delle Alpi avrebbe ricadute in Leventina e Mesolcina – dovrà ora essere discussa dalla Camera bassa e poi dal Consiglio degli Stati.

No all’iniziativa del Canton Uri

Visto il risultato risicato, la mozione rischia di non avere vita facile. Parimenti la commissione con 12 no, 9 sì e tre astensioni propone alle Camere di non dar seguito all’iniziativa del Canton Uri volta ad agevolare il transito attraverso il Gottardo fluidificando l’attraversamento del tunnel senza aumentarne la capacità; ad adottare misure per fare in modo che l’autostrada sia la via principale per il traffico di transito; a pianificare misure, come la prenotazione digitale, per adeguare l’afflusso massimo di traffico alla capacità del Gottardo; ad affrontare il problema del traffico attraverso le Alpi in occasione dei prossimi negoziati con l’Ue sull’Accordo sul trasporto di merci e di passeggeri su strada e per ferrovia; e a coordinare meglio a livello internazionale la politica di trasferimento modale per offerte ferroviarie competitive.

Si parte dal postulato Stadler

Durante la seduta alla commissione sono innanzitutto stati presentati i risultati dell’esame di provvedimenti in adempimento del postulato di Simon Stadler (Centro, Uri) che chiede di migliorare il coordinamento della viabilità con l’obiettivo di ridurre i disagi per i residenti delle zone interessate dal traffico autostradale; collaborare con le imprese ferroviarie per decongestionare le strade proponendo offerte interessanti e sfruttando meglio le opportunità del trasporto ferroviario; potenziare i dati sul traffico e ottimizzare le informazioni all’utenza. Successivamente la commissione ha sentito i rappresentanti dei Cantoni Uri, Grigioni e Ticino e ha discusso dei vari provvedimenti. Discussione da cui è infine sortita la mozione.

La minoranza dubita della fattibilità

Mentre la minoranza dubita della fattibilità e mette in guardia contro la disparità di trattamento dei Cantoni, la maggioranza è convinta che il provvedimento permetterà di tutelare la popolazione locale: “I Cantoni Uri, Grigioni e Ticino devono avere la possibilità, in situazioni particolarmente difficili, d’intesa con l’Ufficio federale delle strade, di chiudere temporaneamente al traffico parassitario i tratti interessati delle strade cantonali. Grazie all’uso di moderne tecnologie i divieti di circolazione e il perseguimento delle infrazioni possono essere attuati con un impiego efficiente delle risorse”.

Il Consiglio federale è d’accordo

Anche il Consiglio federale riconosce la necessità di preservare le località alpine toccate dal traffico parassitario, e in tal senso considera una misura efficace i divieti di circolazione modificando l’ordinanza. Una nuova base legale faciliterebbe peraltro il compito della polizia, che già attualmente organizza dei blocchi alle uscite leventinesi. Blocchi gestiti in collaborazione con le agenzie private di sicurezza, le quali vengono talvolta poco considerate dai conducenti spazientiti. A sua volta la polizia non sembra disporre di un numero sufficiente di pattuglie per gestire tutti gli svincoli autostradali di Bodio-Giornico, Faido, Quinto e Airolo): è da capire se un’eventuale base legale favorirebbe un aumento di personale e pattuglie da incaricare.

Malgrado Cupra 3’000 veicoli al giorno

Peraltro da due estati a questa parte il tratto di A2 da Quinto verso nord propone l’alternativa della corsia Cupra (accesso facilitato alle strade dei passi Gottardo e Novena): corsia percorsa mediamente da 3’000 veicoli al giorno, mentre altri 3’000 continuano a riversarsi negli abitati. Sempre per una manciata di voti (14 sì contro 11 no) la commissione ha altresì adottato una mozione che chiede di prescrivere ai gestori di apparecchi di navigazione l’obbligo di segnalare le chiusure stradali che sono state disposte. Una minoranza ritiene che questa richiesta non sia realizzabile.